Nella chiesa di St. John the Baptist di Freshwater si è festeggiato Sant’Antonio da Padova. Quest’anno, oltre alla messa, alla benedizione dei bambini e del pane, si è anche potuta svolgere la tanto attesa processione. Quest’ultima rappresenta il cuore della celebrazione e finalmente, dopo tre lunghi anni di sospensione a causa della pandemia, ha potuto avere luogo.

Moltissimi i fedeli riuniti nella piccola chiesa di Freshwater che hanno seguito con devozione la messa officiata da padre Antonio Fragolent e accompagnata dal Coro Marconi. Nella sua intensa omelia padre Antonio, ricordando la storia personale del santo, ha esortato i fedeli a farsi testimoni, come fu lui, della serenità, della gioia e dell’amore. “Tutti possono portare il messaggio di fraternità e di bontà per il quale non c’è bisogno di essere perfetti o santi, fintanto che si trovi la pace dentro sé stessi - ha sottolineato -. Come richiama papa Francesco, è necessario che ciascuno di noi faccia qualcosa per la Pace. Di fondamentale importanza è agire e soprattutto in questo momento storico tanto particolare, in cui la ragione sembra offuscata, perché la pace è la cosa più preziosa e necessaria, va creata prima in noi e nelle nostre vite e poi portata agli altri senza timore di essere rifiutati”.

Sant’Antonio da Padova, non aveva timore di redarguire i prepotenti e con la sua eloquenza ispirata sapeva dominare anche i peggiori tiranni, e al contrario di quanto teorizzò 200 anni dopo il laico Machiavelli, che descrivendo il “principe ideale” disse che per governare egli doveva essere temuto, il santo scrisse: “Assai più vi piaccia essere amati che temuti. L’amore rende dolci le cose aspre e leggere le cose pesanti; il timore, invece, rende insopportabili anche le cose più lievi”.  Al termine della messa la cerimonia religiosa è continuata prima con la benedizione dei bambini e la benedizione del pane, in ricordo della distribuzione del pane ai poveri da parte dei frati francescani a Padova. Commovente è stata la presentazione degli animali all’altare con due agnellini e un gruppo di pulcini pigolanti che sono poi stati regalati ai bambini presenti in chiesa.

Il presidente dell’Associazione Sant’Antonio da Padova Stefano Laface ha poi preso la parola per ringraziare le tantissime persone che hanno aiutato nell’organizzazione della giornata fornendo il pane, i fiori e i prodotti della terra che sono stati presentati e specialmente il pastore Vincenzo Caruso che portato gli animali. Ha espresso inoltre la sua gratitudine agli sponsor che hanno reso possibile la celebrazione.

La statua del santo, caricata a spalla, è stata quindi portata in processione per le strade adiacenti alla chiesa seguita dai fedeli. Il corteo è stato aperto dagli stendardi dei sodalizi religiosi presenti: Sant’Antonio da Padova di Harbord, Associazione Madonna della Quercia di Dee Why, Madonna del Carmelo di Mount Pritchard, Associazione Our Lady of Fatima, Associazione del Santissimo Crocifisso Patrono di Grotteria, Confraternita di Santa Ceterina V.M. d’Alessandria, Associazione San Giorgio Martire Patrono di Martone.

Molti residenti della zona, richiamati dalla musica della banda Giuseppe Verdi, sono usciti di casa e hanno assistito con interesse e un pò di stupore al passaggio della processione, senza probabilmente sapere di star assistendo alla ripetizione di una tradizione popolare italiana secolare che unisce la comunità italiana a livello locale con la più grande famiglia dei devoti di Sant’Antonio da Padova in tutto il mondo. La giornata si è conclusa infine in allegria con un ricco rinfresco allestito nella sala parrocchiale e allietato dalla banda musicale Giuseppe Verdi.