Si è conclusa la XXIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, quest’anno dedicata al tema “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe,” sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e promossa dal Ministero degli Affari Esteri.
L’importante evento, tenutosi nei giorni scorsi al Canada Bay Club di Five Dock, ha attirato un pubblico numeroso e attento, con la partecipazione di Giordano Bruno Guerri, storico e scrittore, nonché presidente del Vittoriale degli Italiani dal 2008.
L’incontro è stato promosso dal console generale d’Italia a Sydney, Gianluca Rubagotti, e realizzato con la collaborazione della Società Dante Alighieri di Sydney e dell’Associazione Nazionale Donne Italo-Australiane, Guerri è un raffinato studioso del XX secolo italiano, noto al grande pubblico per le sue partecipazioni a programmi televisivi di divulgazione storica.
Tra le sue numerose opere, si ricordano “Il sangue del Sud: Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio” e “Antistoria degli italiani: Da Romolo a Grillo.” Ha scritto diverse biografie su Benito Mussolini e gerarchi fascisti, oltre a numerosi libri su Gabriele D’Annunzio.
Nel suo recente volume, “Storia del mondo dal Big Bang a oggi”, Guerri sintetizza in 400 pagine la storia dell’origine del mondo e dell’evoluzione dell’Homo Sapiens, esplorando temi che vanno dalla nascita delle parole e della scrittura alle rivoluzioni industriali, agricole e di genere.
Durante l’incontro, una conversazione tra il console Rubagotti, Guerri e l’autrice di questo articolo ha toccato ampiamente temi letterari, soffermandosi sull’evoluzione della lingua italiana nella narrativa contemporanea.
Guerri ha ricordato come, già alla fine della Grande Guerra, quando termini inglesi cominciavano a infiltrarsi nella lingua italiana, D’Annunzio, noto esteta e difensore della purezza linguistica, dichiarava che “la lingua italiana non ha nulla da chiedere in prestito a nessuna lingua europea”.
Oggi, la narrativa italiana contemporanea spesso sfida le convenzioni linguistiche, sperimentando nuove espressioni e inglobando anglicismi e forestierismi.
Guerri ha evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio tra rinnovamento e tradizione, preservando la ricchezza delle nostre lingua e identità culturale.
Guerri ha poi descritto il Vittoriale degli Italiani, la cittadella monumentale voluta da D’Annunzio tra il 1921 e il 1938 a Gardone Riviera, che comprende l’ultima dimora del poeta insieme a edifici, vie, piazze, un anfiteatro, giardini, parchi e corsi d’acqua, attirando ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.
Profondo conoscitore di D’Annunzio, Guerri ne ha messo in luce le qualità di innovatore e modernizzatore, sfatando alcuni malintesi sulla sua figura e il suo lascito culturale.
Ha affrontato anche aspetti meno noti della storia di Fiume, soffermandosi sulla Carta del Carnaro, una costituzione innovativa e anticipatrice, redatta da D’Annunzio, che includeva principi di uguaglianza e diritti sociali, come la parità di genere.
L’incontro si è concluso con un vivace dibattito tra i partecipanti, i quali hanno scambiato idee e opinioni con entusiasmo.
Un rinfresco ha reso l’atmosfera ancora più piacevole, creando un momento di convivialità e condivisione.