I detenuti immigrati erano stati rilasciati l’anno scorso a seguito alla storica sentenza della High Court sul caso NZYQ, che ha stabilito come illegale la detenzione indefinita, ribaltando un precedente vecchio di 20 anni.
I documenti presentati oggi alla Commissione Legislativa per gli Affari Legali e Costituzionali hanno fornito per la prima volta una ripartizione dei gravi crimini commessi da questi individui.
I documenti rivelano inoltre che 24 dei detenuti liberati hanno commesso nuovamente reati da quando sono stati rilasciati nella comunità.
“Questo è il documento che il governo non voleva che il pubblico vedesse, ma alla fine è stato costretto dalla Commissione per le stime del Senato a tirarlo fuori”, ha detto Paterson ospite di SkyNews.
Secondo i documenti, su 149 individui ci sono sette assassini, 37 autori di reati a carattere sessuale e 72 condannati per reati violenti come aggressione, rapimento o rapina a mano armata.
Nel conteggio compaiono anche 16 autori di reati di violenza domestica, 13 autori di reati legati alla droga e cinque condannati per traffico di esseri umani o crimini di grave rilevanza internazionale.
Cinque delle persone rilasciate vengono identificate come condannate per crimini minori o dalla fedina penale pulita.
Paterson ha reso noto che tra i 149 ex detenuti, 18 sono già stati incriminati dal momento del loro rilascio nella comunità.
Altri sei sono stati fermati e accusati di aver violato i requisiti dei loro visti.
“Quindi 24 di loro hanno commesso nuovamente reati nella comunità e nessuno di loro è stato rinchiuso secondo il programma di detenzione preventiva adottato dal parlamento”, ha commentato Paterson.
A seguito della sentenza, il governo federale aveva approvato in parlamento nuove misure sui detenuti volte a reprimerli nel caso avessero commesso reati gravi.
La legislazione sulla detenzione preventiva consente al governo di presentare domanda ad un tribunale per una nuova detenzione sulla base del rispetto di due condizioni.
Affinché una richiesta possa essere accolta, l’individuo deve essere condannato per un reato che comporta una pena detentiva di almeno sette anni e il tribunale deve riconoscere che la persona rappresenta un “rischio inaccettabile di commettere gravi reati violenti o sessuali”.
Tuttavia, i documenti presentati oggi hanno rivelato che il governo non ha presentato alcuna richiesta per detenere nuovamente nessuna delle 149 persone in una struttura per l’immigrazione irregolare.
“Al 31 gennaio 2024, nessuna persona è stata nuovamente detenuta in una struttura di detenzione per immigrati sulla base del fatto che esiste una prospettiva reale che il loro allontanamento dall’Australia sia fattibile in un futuro ragionevolmente prevedibile”, si legge nel documento pertinente del Dipartimento degli Interni.
Paterson ha accusato il governo di aver fatto passare in parlamento la legislazione sulla detenzione preventiva solo per poi non farne uso.
“Sono ormai passati quasi due mesi da quando il parlamento ha approvato il programma di detenzione preventiva dopo le pressioni esercitate dall’opposizione, e il governo non lo ha utilizzato.”
“Non hanno avanzato richieste affinché uno di questi delinquenti violenti fosse tolto dalla strada e questi delinquenti violenti sono recidivi, sono recidivi contro australiani, sono stati accusati di questo almeno 18 volte ed altre sei hanno violato le condizioni dei visti loro concessi.”
Paterson ha detto che il Dipartimento degli Interni non ha ancora rivelato se qualcuno del gruppo di autori di reato sia stato arrestato.
“Sarei profondamente preoccupato se qualcuna di queste persone fosse per le strade. Spero che almeno siano tenute in custodia in condizioni di cauzione in attesa di queste accuse”, ha detto.
Dei 149 detenuti, 60 sono stati rilasciati nel New South Wales, 20 nel Queensland, 40 nel Victoria, meno di 10 nel South Australia, 20 nel Western Australia ed, infine, 5 nello Australian Capital Territory.
Paterson ha chiesto al ministro degli Interni Clare O’Neil e a quello per l’Immigrazione Andrew Giles di ordinare ai loro dipartimenti di presentare istanze ai tribunali per togliere dalla strada “i delinquenti a più alto rischio”.