CANBERRA – Quest’ultimo, dopo aver elencato tutti gli sperperi di fondi per la Difesa, partendo dalla cancellazione del contratto per i sommergibili francesi, destinati a costare 5,5 miliardi di dollari, ha assestato il colpo peggiore a Dutton, ricordandogli che è stato il governo di Coalizione a decidere di cedere per 99 anni il porto di Darwin a un’azienda cinese.

“Ricordiamoci – ha detto O’Connor -che il governo laburista ha raggiunto un’intesa con quello statunitense per la presenza di Marines americani, a Darwin, mentre è stato Scott Morrison che ha ceduto il porto di Darwin ai cinesi”.

La posizione laburista sulla sicurezza nazionale e i rapporti con la Cina è diametralmente cambiata negli ultimi anni. Nel 2019-20, l’opposizione ha costantemente criticato la Coalizione per aver mal gestito i rapporti con Pechino, mentre ora, con una mossa politica astuta, sia il leader, Anthony Albanese, sia il portavoce alla Difesa riconoscono che la Cina è cambiata e pertanto attaccano l’esecutivo per aver potenzialmente ridotto la sicurezza nazionale con la decisione sul porto settentrionale.

Dutton, che ha ripetuto il suo messaggio sulla necessità di “prepararsi alla guerra per preservare la pace”,  si è dimostrato più attento ai dettagli del dicastero della Difesa, criticando i laburisti per non aver commissionato nessuna acquisizione di armamenti, mentre era al governo: “Sarei molto soddisfatto se oggi potessi ricevere i sottomarini o le fregate commissionati da un governo laburista”, ha detto.

Ne Dutton ne O’Connor hanno risposto soddisfacentemente a cosa succederebbe se i sottomarini a propulsione nucleari, ordinati nell’ambito dell’accordo AUKKUS (Australia, Regno Unito e USA, ndr) non verranno consegnati per tempo, entro il 2040, o per quale ragione dovrebbero venire costruiti in Australia.

O’Connor, che in caso di vittoria elettorale laburista non sarà ministro della Difesa, è stato comunque all’altezza della situazione.