Alberto Avolio, professore emerito della Macquarie University di Sydney, è autore di un libro intitolato “Emerald Creek – Da Fagnano Castello all’incontro delle Acque”.

Quest’opera narra la storia della migrazione attraverso i racconti personali delle speranze e dei sogni dei primi immigrati di Fagnano Castello, un piccolo paese in provincia di Cosenza, Calabria, dove il professor Avolio ha trascorso i primi sei anni della sua vita.

Il libro copre un arco temporale di quasi 60 anni, dal 1928 al 1986, e si concentra principalmente sui migranti del piccolo paese calabrese arrivati durante il dopoguerra.

Le storie di vita narrate nel libro offrono una visione completa delle gioie e dei dolori dell’adattamento della comunità di 400 persone, di prima e seconda generazione, provenienti da un piccolo paese della Calabria e giunte a lavorare nei campi di tabacco del North Queensland.

Il professore Avolio ha scritto il libro sia in italiano che in inglese, includendo interviste scritte in dialetto calabrese di Fagnano Castello, nonché la lingua “Italiese”, un ibrido tra italiano e inglese. Le storie raccontate riflettono il realismo dell’Italia meridionale, come spesso descritto da Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli”.

Il viaggio verso “l’incontro delle Acque” nome aborigeno di Mareeba, descrive gli elementi di connessione di una comunità di migranti che supera la solitudine in una terra lontana.

Il libro, esplora la condizione umana di quella generazione che allo stesso tempo definisce l’identità delle nuove generazioni le cui radici sono legate a quelle dei cittadini di Fagnano che hanno intrapreso un lungo viaggio alla ricerca di un futuro migliore per i loro figli.

“Arrivai a Sydney nel 1955 con mia madre Mafalda e le mie sorelle Anna e Gina, era il giorno di Capodanno. Quando penso a Fagnano Castello, ricordo mio padre che partì per l’Australia nel 1952, avevo tre anni e mezzo. “

Così, Alberto Avolio ricorda con piacere la sua terra natale dove ogni ritorno è ricco di emozioni indescrivibili.

L’anno scorso è tornato a Fagnano Castello per presentare il suo libro, un’esperienza emozionante durante la quale ha condiviso ricordi con i suoi concittadini e ha presentato il libro insieme agli studenti delle scuole superiori locali.

“Mio padre era muratore in Calabria e una volta arrivato in Australia, si mise a lavorare come operaio in una piantagione di tabacco di proprietà di un concittadino di nome Natale Tobiano, uno dei protagonisti del mio libro. Natale fu il primo fagnanese ad andare in Australia nel 1928.”

Alberto si trasferì a Townsville nel 1968-69 per studiare all’Università, che all’epoca si chiamava “Townsville University College” e apparteneva all’Università del Queensland, oggi nota come James Cook University. Dopo due anni a Townsville, si trasferì a Sydney nel 1970 per completare i suoi studi in Ingegneria Elettronica e successivamente specializzarsi in Ingegneria Biomedica.

Dopo la laurea, si trasferì in Olanda  dal 1976 al 1978, dove lavorò come ricercatore nel campo cardiovascolare all’Università di Leiden. Successivamente, tornò a Sydney per lavorare come ricercatore presso l’Università del New South Wales, diventando poi professore universitario a tempo indeterminato fino al 2005. Nel 2007, si trasferì alla Macquarie University per partecipare a un nuovo progetto di ricerca. dove Alberto Avolio, ormai in pensione,  è diventato professore emerito nel 2020.

Il professor Avolio ricorda con nostalgia l’Australia degli anni ‘50 e ‘60, quando la vita era più semplice. L’Australia di oggi, a detta del professore, ha subito cambiamenti grazie al progresso, offrendo più opportunità ma anche creando una maggiore difficoltà nel prendere decisioni importanti per i giovani.

Avolio incoraggia i giovani italiani che desiderano vivere e lavorare in Australia a imparare l’inglese e ad integrarsi nella società australiana, pur mantenendo salda la propria identità italiana.