CANBERRA - Una lunga carriera nel sistema educativo, iniziata trent’anni fa, ha portato Valentina Biguzzi fino in Australia, dove, lo scorso marzo, ha assunto il ruolo di direttrice dell’Ufficio Scuola e Cultura dell'Ambasciata d'Italia presso l’Ambasciata italiana di Canberra.
Negli ultimi undici anni Biguzzi ha diretto istituti comprensivi e scuole superiori e l’ultima esperienza italiana l’ha vista nel ruolo di dirigente nella sua città, Cesena, di un istituto linguistico “la cui missione è di promuovere la mobilità studentesca e trasmettere agli studenti le competenze interculturali per collocarsi in contesti internazionali”.
“Ecco perché – spiega –, quando ho comunicato che era mia intenzione trasferirmi in Australia, le mie motivazioni sono state comprese”.
La voglia di mettersi alla prova in un contesto educativo nuovo e diverso da quello italiano, accettando una nuova sfida professionale che le consentisse di rinnovarsi e trovare energie tutte nuove hanno spinto Biguzzi a partecipare alla selezione nazionale - arrivando prima - che l’ha portata in Australia con un mandato di sei anni.
“Mi ha sempre affascinato poter testimoniare la cultura italiana all’estero, essere una rappresentante del nostro meraviglioso patrimonio artistico, storico e letterario, che porta con sé valori sociali e culturali tali da renderci orgogliosi”.
L’accoglienza ricevuta non solo dai suoi colleghi, ma da tutta la comunità, l’ha colpita ed emozionata, come racconta:
“Quando incontro qualcuno e dico di essere italiana, percepisco sempre calore ed entusiasmo. La nostra cultura esercita grande fascino sulle persone; tutti si dicono desiderosi di visitare il nostro Paese. Dobbiamo lavorare su questo e far conoscere le tante eccellenze italiane; quindi, non solo il cibo, ma anche design, tecnologia e un immenso patrimonio culturale”.
In questi primi mesi di lavoro, la dirigente si è potuta rendere conto della qualità della didattica dell’insegnamento dell’italiano in Australia, notando che è caratterizzata da una grande ricchezza di metodologie e strategie:
“Gli insegnanti seguono delle buone pratiche, e anche il livello di competenza è molto alto - sottolinea -. Dal punto di vista organizzativo il sistema è diverso, come anche il programma, anche se non ho passato abbastanza tempo qui per poter affermare di conoscere approfonditamente il sistema scolastico australiano, anche perché ogni Territorio e Stato ha le sue caratteristiche. Spero di poter avere il tempo di apprezzare la dinamicità e i risultati”.
Uno dei punti critici e degli aspetti su cui lavorare è quello della continuità didattica; Biguzzi fa notare la necessità di trasmettere l’importanza di mantenere lo studio di una lingua nell’ambito del percorso scolastico, fino al livello universitario.
Coerentemente con il suo mandato, che prevede di rendere il più agevole possibile la relazione tra tutti i soggetti coinvolti nel settore formativo, Biguzzi ha il compito di coordinare le risorse messe a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri e di assistere gli enti gestori così come tutta la rete culturale.
“Capire e conoscere cosa serve ai territori, in termini di risorse, è una bella sfida, impegnativa e stimolante”.
Il mandato di Biguzzi, però, non si limita alla parte linguistica: riguarda anche quella culturale, che prevede la promozione di concorsi, progetti speciali organizzati con le scuole sparse sul territorio ed eventi, come la ‘Settimana della lingua italiana nel mondo’.
Da poco è stato anche pubblicato il bando di concorso del Premio Italia, rivolto agli studenti universitari. Il tema del concorso, che coincide con quello della ‘Settimana della lingua italiana nel mondo’, è quest’anno ‘L’italiano e la sostenibilità’.
I vincitori verranno annunciati, come ogni anno, il 21 ottobre durante la Conferenza nazionale degli insegnanti di italiano.
È possibile leggere il bando del concorso qui.