CANBERRA - Il governo ha confermato che l’esecutivo ha selezionato una versione potenziata della fregata Mogami, ritenuta più efficiente e gestibile con un equipaggio ridotto rispetto al rivale tedesco MEKO A-200, nonostante il costo maggiore.
Le prime tre navi saranno costruite in Giappone, mentre le restanti otto saranno realizzate nei cantieri navali del Western Australia. Il ministro della Difesa Richard Marles ha definito l’accordo “il più grande mai siglato tra Giappone e Australia nel settore della difesa”, e uno dei maggiori progetti di esportazione per Tokyo.
Questo contratto rafforza la crescente cooperazione strategica tra i due Paesi in un contesto Indo-Pacifico segnato da tensioni regionali, e potrebbe rappresentare l’inizio di una più ampia collaborazione industriale. Secondo fonti vicine al governo, anche gli Stati Uniti avrebbero sostenuto l’offerta giapponese.
Uno dei fattori decisivi nella scelta è stata la disponibilità del Giappone a fornire le prime navi all’Australia prima ancora che esse vengano consegnate alla propria marina. La condizione accelera notevolmente i tempi di entrata in servizio, previsti per la fine del decennio, colmando così un vuoto operativo che avrebbe lasciato la marina australiana senza nuove unità fino al 2034.
Il governo e MHI inizieranno ora le trattative per finalizzare il contratto entro l’anno.