Sono passati 10 anni da quando Padre Atanasio non c’è più. Dieci anni in cui la sua eredità di costruttore di comunità e riferimento per i più deboli è stata raccolta dalla fondazione che porta il suo nome, la Father Atanasio Gonelli Charitable Fund. Gli uomini e le donne che ne compongono il consiglio d’amministrazione, presieduto da Felice Montrone, hanno organizzato, anche quest’anno, il pranzo che ha il duplice scopo di riunire in una sola stanza una larga rappresentanza della comunità italiana nel New South Wales e quello di raccogliere fondi da destinare in beneficenza.
Ad ospitare l’evento, come al solito, è stato Le Montage di Lilyfield. Oltre 450 partecipanti, più di 700 quelli che hanno aderito, inclusi quelli che non potendo partecipare hanno voluto contribuire alla riuscita della giornata di beneficenza.
Tantissimi anche gli ospiti d’onore, i rappresentanti delle istituzioni australiane e italiane che hanno preso parte al pranzo, fra questi padre Severino Bustamante che di padre Atanasio ha raccolto l’eredità di cappellano di St Fiacre, la chiesa che fu diretta per anni dal frate Cappuccino. Poi Victor Dominello, ministro del Customer Service del NSW, il senatore italiano Francesco Giacobbe, l’onorevole Amanda Fazio, ex deputata del New South Wales, il sindaco dell’Inner West e “padre” della nuova Little Italy di Sydney, Darcy Byrne, il collega di Hunters Hill, Zac Miles, il CEO di Multicultural NSW, Joseph La Posta, l’ex presidente di Multicultural NSW Hari Harinath, Peter O’Meara, CEO, Catholic Cemeteries Trust, e Lisa Genovese, vicepresidente del Com.It.Es NSW. Tutti, nei loro interventi, hanno sottolineato l’impegno decennale della fondazione e il ruolo strategico che ha ricoperto e ricopre nel sostenere la comunità italiana, specialmente per quanto fatto nei duri anni di pandemia con l’aiuto anche della GIA Network, l’associazione di giovani italo-australiani che collabora con la Padre Atanasio. Il sindaco Byrne, inoltre, nel suo intervento ha portato i saluti del primo ministro Anthony Albanese, assente per impegni istituzionali. Assente anche il console di Sydney Andrea De Felip che, però, ha fatto pervenire il suo saluto e sostegno con un messaggio letto al pubblico da Genovese.
Dopo l’esecuzione di entrambi gli anni nazionali, italiano e australiano, è stata anche la volta de “Il silenzio”, inno affidato al commovente sassofono di Jack Patané. Fra esibizioni artistiche di altissimo livello, come quella del tenore Gaetano Bonfante e Larissa Spada, discorsi ufficiali e lotteria, la giornata ha anche riservato diverse premiazioni e momenti di socialità, incluso quello finale del ballo diretto dal Maestro di Cerimonie Fausto Biviano. Un ritorno alla normalità per tutta la comunità italiana che non ha fatto mancare la sua grande generosità per sostenere i progetti caritatevoli che la padre Atanasio realizza, anno dopo anno, da dieci lunghi anni. Nel suo discorso ufficiale, il presidente Montrone ha ripercorso le tappe salienti della storia della Fondazione e quella del suo ispiratore, e si è detto estremamente “orgoglioso che più di cinquanta associazioni e organizzazioni comunitarie italo-australiane e multiculturali nel New South Wales siano rappresentate qui oggi.
Padre Atanasio ha lavorato instancabilmente per oltre 62 anni della sua vita pastorale nella comunità, aiutando i membri meno fortunati e bisognosi. Il sostegno che abbiamo ricevuto negli ultimi dieci anni è una continua eredità del suo impegno per la nostra comunità - ha detto Montrone -. Con il vostro sostegno, speriamo di poter portare avanti la visione e la missione di padre Atanasio, per cui ogni volta che vedeva un bisogno nella comunità, forniva sempre una soluzione”.