Ha avuto luogo la scorsa domenica, 26 novembre, la tanto attesa Melbourne Italian Festa, il grande evento organizzato dal Co.As.It in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia di Melbourne, l’Istituto Italiano di Cultura, il Com.It.Es Victoria e Tasmania, la Camera di Commercio e Industria Italiana, e con il sostegno dell’associazione Carlton Inc. Una celebrazione della cultura tricolore e della comunità italiana del Victoria, fatta di persone che, in diversa misura e in vario modo, hanno tutte contribuito al tessuto sociale dell’Australia in generale, una società in cui la diversità è accolta, rispettata e valorizzata.
Rispetto agli anni precedenti, l’edizione di quest’anno ha avuto luogo al Royal Exhibition Building, con installazioni sia interne che esterne al maestoso edificio. Una scelta, questa, che non solo cerca di rispondere ai cambiamenti sociali in atto (come in molti hanno puntualizzato, infatti, la comunità italiana si è spostata dall’iconica Lygon Street, nonostante Carlton continui, almeno nell’immaginario, a rappresentare il cuore della nostra comunità), ma che ha offerto anche la possibilità di realizzare un evento di diversa portata, con molte più attività, molte più realtà in esposizione, molte più opportunità di intrattenimento e, perché no, considerando il maltempo che ha investito Melbourne specialmente in mattinata, la possibilità al pubblico di partecipare ugualmente alla festa nonostante la pioggia, senza creare disagi, poiché è stato disposto uno spazio completamente coperto e minuziosamente allestito, pensato per accogliere migliaia e migliaia di visitatori. E a proposito di visitatori, il successo della Melbourne Italian Festa emerge già chiaramente dai numeri registrati: l’organizzazione, infatti, ha parlato di almeno 20mila partecipanti.
Tanti gli ospiti d’onore, tra cui il leader dell’Opposizione del Victoria John Pesutto, il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie Luigi Maria Vignali, l’Ambasciatore italiano Paolo Crudele, il Presidente Comites Victoria e Tasmania Ubaldo Aglianò, l’Amministratore Delegato del Co.As.It. Marco Fedi, la Console Generale d’Italia Hanna Pappalardo e, in speciale visita in Australia, anche Giorgio Silli, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (trovate la nostra intervista a pag. 2).
Ma tante anche le attività e le forme d’intrattenimento che hanno accompagnato l’intera Festa e che, dalle 11 del mattino – orario di apertura ufficiale della MIF – a chiusura, ovvero alle 9 di sera, non hanno mai cessato di occupare i palchi e le varie aree della struttura ospitante. Le performance principali sono state coordinate da James Liotta, che è stato l’MC dell’edizione annuale della Festa, e hanno fatto da sfondo ai vari momenti della giornata. Tutti all’insegna del cibo, dell’arte, della musica e dell’autentico spirito italiano.
Intervenuto sul palco insieme con ospiti e istituzioni presenti, l’amministratore delegato del Co.As.It., Marco Fedi, ha sottolineato l’importanza e il valore della festa italiana, riportiamo qui di seguito alcuni passaggi del suo discorso:
“Il successo della Melbourne Italian Festa lo si deve a tutti. Al Co.As.It., che lo ha organizzato; a Il Globo TV, che ha contribuito in maniera davvero eccezionale alla riuscita dell’evento; e a tutti gli altri sponsor. Ma soprattutto alla nostra comunità, che si è ritrovata in una giornata in cui anche le previsioni del tempo erano abbastanza strane. Credo che ci sia stata una partecipazione di tutti i tipi: persone che sono uscite presto la mattina e che già dalle 10.30 erano pronte a esplorare il Royal Exhibition Building, fino alle famiglie che sono arrivate più tardi. C’erano passeggini e bambini ovunque, il che mi rende felice perché vuol dire che la comunità italiana continua a crescere. A un certo punto della giornata, c’era così tanta gente che non si riusciva neanche più a passare. La stessa Royal Exhibition Building ha dato dei dati sulla giornata, secondo i quali avremmo raggiunto le 30.000 persone. Questo significa che forse è stata la più grande festa degli ultimi 20 anni. Ovviamente, quanto più il numero è grande, più c’è un problema di tipo organizzativo: dai parcheggi fino ai problemi di sicurezza e della gestione del traffico del pubblico. A ogni modo, sono molto felice di come la comunità italiana ha risposto, non solo per la partecipazione ma anche per il senso di responsabilità, il senso civico, l’attenzione agli altri. In futuro, vorremmo continuare su questa strada, ovvero tenere insieme gli aspetti tradizionali che sono legati alla cultura dell’emigrazione e della presenza italiana in Australia e quello che di nuovo arriva dall’Italia, e credo che questo sia stato il primo vero tentativo nel farlo”.