MELBOURNE – Venerdì scorso è morto in Texas, dove ormai abitava da più di vent’anni l’ex leader liberale, ex ministro degli Esteri, ex ambasciatore negli Stati Uniti, Andrew Peacock. Aveva 82 anni.
Un protagonista di primo piano della scena politica australiana, ha guidato il Partito liberale in due sfide elettorali, perdendo entrambe contro Bob Hawke (nel 1984 e nel 1990).
Storica la sua rivalità con John Howard con il quale si è dato più volte il cambio alla guida dell’opposizione, prima della svolta Hewson del 1990.
Nel 1994 Andrew Peacock ha dato addio alla politica spianando la strada per il ritorno alla guida dei liberali di Howard che, nel 1996, è diventato primo ministro battendo alle urne Paul Keating.
Peacock è stato quindi quindi ambasciatore a Washington dal 1997 al 1999. Dopo il mandato diplomatico è rimasto negli Usa dove si è sposato per la terza volte (dopo i matrimoni con Susan Rossiter e Margaret Ingram e una superpubblicizzata relazione con l’attrice Shirley MacLaine) con l’ex ambasciatrice e imprenditrice americana Penne Korth.
Peacock entrò in Parlamento, nel 1966, a soli 27 anni, ereditando il seggio ‘nobile’ di Kooyong dall’ex primo ministro Robert Menzies.
L’attuale rappresentante del seggio liberale per eccellenza, il ministro del Tesoro Josh Frydenberg, ha descritto l’amico e mentore politico parlando di stile, eleganza e sostanza. Caratteristiche che hanno permesso a Peacock di diventare ministro a soli 30 anni nei governi Gorton e McMahon e ministro degli Esteri, del governo Fraser, a soli 36.
Dopo l’annuncio della morte dell’ex politico, il compianto bipartisan per un leader rispettato un po’ da tutti. L’ex rivale Howard ha ricordato che nei suoi primi anni di ministro, Peacock ha aiutato moltissimo a preparare Papua Nuova Guinea per la sua indipendenza e ha recitato un ruolo di primissimo piano, come ministro degli Esteri, nei rapporti con i Paesi dell’area del Pacifico. Ha ricordato anche di averlo nominato ambasciatore negli Usa per la sua profonda conoscenza della scena politica americana.
Il primo ministro Scott Morrison ha detto che Peacock è stato “un grande australiano” e un leader che ha contribuito “a modellare l’Australia e il Partito liberale”. Riconosciuto il suo servizio alla nazione come “valido portavoce dei valori liberali per decenni”, anche dal leader dell’opposizione Anthony Albanese.