MELBOURNE – La proposta della parlamentare liberale Moira Deeming di ritardare la procedura per bancarotta nei confronti dell’ex leader John Pesutto, in cambio di una garanzia da parte del partito, che verrà ricandidata alle prossime elezioni, sarà esaminata dalla Commissione anticorruzione (IBAC).

Deeming, che ha vinto la causa per diffamazione contro Pesutto, per i commenti di quest’ultimo su sue presunte simpatie o affiliazioni con il gruppo di neonazisti che aveva sconfinato alla manifestazione anti-diritti dei transgender davanti al Parlamento del Victoria, alla quale partecipò, persegue l’ex leader per recuperare $2,3 milioni in spese legali, come previsto dalla sentenza del tribunale.

Pesutto non ha risarcito Deeming nei tempi fissati dal tribunale e i legali della querelante hanno avviato le procedure di bancarotta nei confronti del rappresentante del seggio di Hawthorn, che aveva tre settimane per reperire il denaro o rischiare l’espulsione dal Parlamento, in base alla legge che vieta ai bancarottieri di sedere alla Camera dei rappresentanti.

Mercoledì scorso Deeming ha proposto di ritardare la procedura in cambio della garanzia di candidatura da parte del Partito liberale.
Mike Soccio, che non è mai stato membro del Partito liberale, ma che è stato iscritto, nel passato, al Partito laburista, quello verde e il Reason Party, ha sporto denuncia nei confronti di Deeming presso l’IBAC, notificando del deferimento sia la parlamentare sia l’attuale leader liberale, Brad Battin.  Soccio sostiene che, nella proposta di Deeming di offrire un incentivo finanziario per garantirsi la preselezione, ci sarebbero gli estremi di “condotta corrotta di parlamentare”.

“Ho semplicemente seguito le istruzioni della Commissione anticorruzione, che indicano che un cittadino qualunque può sporgere denuncia”, ha detto. Per la cronaca Pesutto ha respinto l’offerta di Deeming, richiedendo un prestito al Partito liberale, per coprire le spese legali. Il Comitato amministrativo del partito si riunirà giovedì prossimo per valutare la richiesta. L’approvazione del prestito scongiurerebbe elezioni suppletive nel seggio di Hawthorn, che i liberali rischierebbero di perdere.

Il costruttore edile del NSW che ha finanziato la causa per diffamazione avviata da Higgins ha offerto un prestito di $1 milione a Pesutto, a condizione che non tenti di riconquistare la leadership liberale nei prossimi tre anni.

L’incentivo finanziario, parte dell’offerta di Deeming, è stato confermato in un messaggio telefonico dell’imprenditore di Sydney, Hilton Grugeon, al comitato amministrativo del Partito liberale del Victoria.

In base a quanto trapelato, Deeming vorrebbe che Pesutto le risarcisse $1,3 milioni con il conguaglio che sarebbe coperto dal prestito personale da ripagare in tre anni, con interessi mensili, di Gruegeon.Pesutto ha definito l’offerta come “inappropriata”.

In una lettera inviata ai colleghi mercoledì sera, dopo il rifiuto di Pesutto, Deeming ha scritto: “Sono dispiaciuta dell’insuccesso del mio ultimo tentativo di risolvere l’annosa questione nel miglior interesse del Partito, tuttavia, la mia coscienza è pulita”.

L’ex premier liberale Jeff Kennett, un sostenitore di Pesutto, commentando le richieste di Deeming, ha detto che equivalgono a “un’estorsione”.