SYDNEY – La Reserve Bank of Australia (RBA) ha lanciato una proposta di riforma che potrebbe rivoluzionare il modo in cui milioni di australiani pagano beni e servizi. Nel nuovo Consultation Paper la banca centrale australiana propone l’abolizione delle commissioni applicate dai commercianti per l’uso di carte di debito e credito, insieme a una stretta sui tetti delle commissioni interbancarie.

Secondo la RBA, i consumatori spendono ogni anno circa 1,2 miliardi di dollari in commissioni, un onere che non contribuisce più a incentivare scelte di pagamento efficienti. L’uso del contante è in costante calo e le imprese tendono ad applicare un’unica tariffa a carte diverse, rendendo le commissioni meno trasparenti e più difficili da evitare. L’abolizione renderebbe i pagamenti più chiari e competitivi, oltre a semplificare l’esperienza d’acquisto.

La banca centrale propone inoltre di abbassare i tetti alle cosiddette interchange fees, le commissioni che le banche addebitano ai commercianti. Questo intervento – sempre secondo le stime della RBA – costituirebbe un importante risparmio per le aziende, con benefici maggiori per le piccole attività che spesso si trovano a pagare tariffe molto elevate. Un’ulteriore proposta mira a introdurre un tetto anche per le carte emesse da banche straniere.

Altro punto chiave riguarda la trasparenza: i principali circuiti di pagamento e gli intermediari bancari sarebbero obbligati a pubblicare le tariffe applicate, rendendo più semplice per le aziende confrontare le offerte e negoziare condizioni migliori.

Le reazioni del settore non si sono fatte attendere. Adrian Lovney, amministratore delegato di Australian Payments Plus, ha dichiarato che le riforme proposte porteranno coerenza e semplificazione nel settore, pur riconoscendo che i commercianti dovranno assorbire costi finora caricati ai clienti.

Più critico Jon Davey di Tyro, secondo cui “non si può far pagare ai commercianti i benefici destinati ai consumatori”, soprattutto per quanto riguarda le carte ad alto costo. Pred Dragila, fondatore della fintech Fat Zebra, ha invece applaudito la proposta, denunciando le condizioni poco favorevoli subite finora dai clienti da parte di alcuni operatori.

Appoggio anche dall’Australian Retailers Association, che parla di “opportunità cruciale” per ridurre i costi e alleggerire il peso del carovita. Più prudente il Business Council of Australia, che chiede che ogni intervento sia coordinato con l’evoluzione legislativa in materia di pagamenti digitali.

La consultazione pubblica resterà aperta fino al 26 agosto. Le proposte definitive e il calendario per l’attuazione delle riforme saranno pubblicati dalla RBA entro la fine dell’anno.