ROMA - Al via in Senato l’esame del disegno di legge per la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di pesca, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso aprile.
Lo rende noto Confcooperative Fedagripesca, sottolineando che il provvedimento, elaborato da un gruppo di lavoro tecnico presso il Masaf con la partecipazione di Confcooperative, allinea la normativa nazionale al nuovo regolamento UE sui controlli approvato a fine 2023, attualmente impugnato dal governo italiano per disposizioni ritenute squilibrate, imponendo ad esempio l’obbligo di telecamere a bordo.
Le principali novità del Ddl riguardano un riordino del sistema sanzionatorio: le multe saranno più proporzionate alla gravità delle violazioni e verrà chiaramente distinta la sanzione amministrativa dal sistema a punti, che sarà riservato solo alle infrazioni più gravi.
Vengono inoltre introdotte tolleranze tecniche, pensate per evitare sanzioni automatiche in caso di piccole irregolarità non intenzionali, come ad esempio minime deviazioni nell’apertura delle maglie delle reti da pesca rispetto ai limiti previsti.
Un’altra parte del provvedimento punta a semplificare le procedure burocratiche, così da rendere più agevole per gli operatori del settore l’adeguamento agli standard imposti dal regolamento europeo, garantendo al contempo un efficace sistema di controllo.
“Il settore chiedeva da anni interventi per conciliare controlli e sostenibilità. Lavoreremo affinché il testo possa essere ulteriormente affinato nel corso dell’iter parlamentare”, spiega il vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca, Paolo Tiozzo.