MOSCA - La Russia sta monitorando con attenzione le mosse della Nato nell’Artico e intende aumentare il numero di soldati dispiegati nella regione. Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin, nel suo intervento al Forum Artico a Murmansk.
“Il numero di militari qui crescerà, difenderemo i nostri interessi nazionali” ha detto, spiegando che “naturalmente, siamo preoccupati solo per il fatto che i paesi della Nato, nel loro complesso, stanno sempre più puntando i riflettori sull’estremo nord come una testa di ponte per un potenziale conflitto con il dispiegamento di truppe” comprese quelle “delle loro nuove reclute, Finlandia e Svezia, con le quali non abbiamo avuto problemi fino a poco tempo fa”.
E la Russia non intende stare a guardare: “Reagiremo a tutto questo”, ha ammonito Putin. La Russia non ha mai minacciato nessuno nell’Artico, ha assicurato, “ma stiamo seguendo da vicino lo sviluppo della situazione e stiamo costruendo una linea di risposta adeguata aumentando le capacità di combattimento delle nostre forze armate e aggiornando le nostre infrastrutture militari”, ha riferito ancora il presidente russo.
L’Artico è regione strategica dal punto di vista geopolitico, tanto più dopo l’attacco russo all’Ucraina: la Russia sta usando la rotta del Mare del Nord per aggirare le sanzioni e far arrivare i suoi prodotti in Asia.
Putin ha spiegato oggi che il traffico commerciale raggiungerà i 70-100 milioni di tonnellate entro il 2030, dai 38 dell’anno scorso. Ma anche l’altro versante, verso il Canada e gli Stati Uniti, è cruciale. Da qui l’interesse crescente per l’area, come dimostra l’ambizione di Donald Trump di annettere la Groenlandia.
I tentativi di consolidare una cooperazione internazionale nell’Artico hanno avuto scarso successo in passato e nel clima attuale difficilmente la situazione migliorerà, nonostante Putin ostenti buone intenzioni. “Purtroppo, l’attuale cooperazione internazionale alle latitudini settentrionali non sta vivendo i tempi migliori. Negli anni precedenti molte nazioni occidentali hanno intrapreso un percorso di scontro e hanno interrotto i contatti”, ha ricordato. Per quanto riguarda Mosca, “siamo pronti a lavorare insieme non solo con gli Stati artici, ma con tutti coloro che, come noi, condividono la responsabilità di un futuro stabile e sostenibile del nostro pianeta e possono prendere decisioni equilibrate per i decenni a venire”, ha assicurato il leader russo.