BRISBANE – Sabato 24 maggio 2025, presso la sede della Società Dante Alighieri di Brisbane, si è tenuto con grande successo il primo incontro di aggiornamento per insegnanti, dedicato a un tema quanto mai attuale: Letteratura e intelligenza artificiale - strumenti per una pedagogia consapevole.
L’evento ha visto la partecipazione attiva di docenti e professionisti della formazione interessati a riflettere su come integrare l’IA nei percorsi educativi senza perdere di vista la centralità del linguaggio, della parola e della relazione educativa. L’incontro è stato guidato da due relatrici d’eccezione: Sara Bologna e Giulia Rivella, entrambe con una solida formazione accademica e una lunga esperienza nel campo della didattica delle lingue.
Sara Bologna, insegnante di inglese accademico e IELTS presso la Queensland University of Technology, ha alle spalle una laurea in Linguistica, un Honours in analisi delle lingue indigene australiane e un Master in TESOL in corso. Fondatrice del progetto AMAGREE, Sara si dedica con passione al supporto linguistico di studenti, rifugiati, nuovi immigrati e famiglie con bambini bilingui, promuovendo un’educazione inclusiva e mirata.
Giulia Rivella, torinese d’origine trapiantata a Brisbane, si è formata presso l’Università di Bologna e ha proseguito gli studi in Australia con un Master of Arts in Applied Linguistics/TESOL. Dopo diverse esperienze lavorative, ha trovato nella didattica la sua vocazione.
Oggi continua a insegnare italiano e inglese con entusiasmo, approfondendo nel frattempo l’ambito dell’Instructional Design per esplorare nuovi approcci educativi.
Durante la mattinata, si è discusso del ruolo sempre più pervasivo dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana e della necessità di sviluppare una didattica consapevole: strumenti come ChatGPT possono diventare risorse preziose, se utilizzati per stimolare l’immaginazione, facilitare l’accesso ai contenuti e potenziare la produzione linguistica degli studenti.
La tecnologia non deve oscurare la pedagogia, ma sostenerla. Attraverso laboratori pratici e momenti di confronto, l’incontro ha offerto spunti per costruire percorsi educativi in cui la letteratura, la poesia e l’immaginazione restano centrali, anche nell’era digitale.
Il messaggio chiave emerso è che l’intelligenza artificiale può amplificare il lavoro in aula, ma non sostituire l’insegnante: il cuore dell’apprendimento resta la parola, il testo, la relazione.
L’evento ha rappresentato un’occasione preziosa di aggiornamento e scambio, e – dato il successo e l’entusiasmo dei partecipanti – si auspica possa essere il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla formazione continua degli insegnanti italiani in Australia.