LOS ANGELES – La sindaca di Los Angeles, Karen Bass, ha revocato giovedì il coprifuoco nel centro della città, imposto in risposta agli scontri con la polizia, ai saccheggi e agli atti vandalici verificatisi durante le proteste contro la repressione dell’immigrazione del presidente USA.
Il coprifuoco, entrato in vigore il 10 giugno, ha garantito “efficaci sforzi di prevenzione e repressione del crimine” e ha protetto negozi, ristoranti, attività commerciali e residenti, ha affermato la sindaca democratica. Lunedì scorso, le ore di coprifuoco erano state ridotte dopo un calo degli arresti nella zona. La misura riguardava una porzione relativamente piccola della città: l’area di interesse era concentrata in una zona del centro dove si sono verificati saccheggi e atti vandalici.
Nel frattempo un tribunale federale ha statuito che Donald Trump può mantenere almeno per ora la Guardia Nazionale schierata in California in risposta delle proteste. Lo ha deciso la corte d’appello del nono circuito sospendendo la precedente decisione del giudice Charles Breyer che aveva ordinato al presidente di restituire il controllo delle truppe al governatore Gavin Newsom. Breyer aveva bollato la decisione di Trump come “illegale”, accusando il presidente di aver “superato i limiti della sua autorità e violato il decimo emendamento della Costituzione”.
Un primo gruppo di 200 Marines è stato trasferito a Los Angeles e proteggerà le proprietà e il personale federale. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando un generale americano. I Marine dispiegati a Los Angeles hanno arrestato un civile. Lo riporta Cnn. L’arresto è avvenuto vicino al Wilshire Federal Building, un edificio federale che i Marine sono stati incaricati di difendere.
A essere stato fermato è stato Marcos Leao, veterano dell’esercito, subito rilasciato. Leao ha raccontato di essere stato trattato bene e ha difeso i Marine. “Stavano solo facendo il loro dovere”, ha detto, secondo quanto riportato dai media americani.