BUENOS AIRES - Fondata quasi un secolo fa, la Società Friulana di Buenos Aires, conosciuta affettuosamente come “La Friulana” o “La None”, ha festeggiato i suoi 98 anni di vita con una grande cena anniversario nella storica sede di Villa Devoto.
Si tratta del fogolâr furlan più antico del mondo e rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per la comunità friulana e per i discendenti italiani in Argentina, con una ricca proposta di attività strettamente legate alla cultura regionale, come lezioni di lingua friulana, workshop di mosaico, ma anche serate di tango e lezioni di italiano.
Già da alcuni anni, l’associazione sta lavorando sodo per il ricambio generazionale promovendo iniziative che coinvolgono i giovani, come scambi culturali e borse di studio per corsi in Friuli.
Il consiglio direttivo, composto in gran parte da membri sotto i quarant’anni, rappresenta una nuova generazione pronta a portare avanti la tradizione con energie e idee rinnovate.
Nel suo intervento, il presidente recentemente eletto, Juan Pablo Lauricella, ha ripercorso le principali attività svolte durante l’anno, ringraziando i membri più anziani della commissione direttiva per il loro sostegno e la fiducia nel nuovo corso dell’istituzione. Ha poi rivolto un appello all’unità dei discendenti italiani, invitando i soci a “continuare a lavorare insieme sotto la stessa bandiera, senza mai dimenticare le proprie radici friulane”.

Il salone dell'associazione decorato per la festa e l’intervento del giovane presidente Juan Pablo Lauricella.
Durante la serata - è la prima volta che l’anniversario viene celebrato con una cena, ivece che con un pranzo - sapori, musica e tradizioni si sono intrecciati per rendere omaggio alla storia di questa istituzione e a tutta l’Italia.
Il menù, ha proposto una porchetta preparata secondo la tradizione friulana, seguita da pasta artigianale come piatto principale e da un tiramisù.
Un ricco programma artistico ha accompagnato la cena: il gruppo di ballo Radici, diretto dalla coreografa Mariel Pitton Straface - membro attivo della comunità calabrese e friulana - ha presentato uno spettacolo di danze tradizionali del Friuli e di altre regioni italiane.
Il gruppo di ballo Radici ha animato la serata.
La serata è proseguita con l’esibizione della giovane soprano Paula Cabrera, che ha incantato i presenti interpretando alcune celebri arie d’opera di compositori italiani, tra cui “Oh mio babbino caro” di Giacomo Puccini, tratta da “Gianni Schicchi”.
Durante la serata sono stati inoltre riconosciuti i meriti di diversi membri e collaboratori che si sono distinti per il loro contributo alla comunità: i professori di italiano Martín Asciutto e Marina Gregoratto, il maestro di tango Sandro Almirón e la giovane schermitrice Federica Calamante, che ha conquistato il terzo posto al Campionato Sudamericano infantile di scherma a Quito ( in Ecuador).
Con questo nuovo anniversario, la Società Friulana di Buenos Aires ha dimostrato ancora una volta la vitalità e la forza di una comunità che non ha mai smesso di rinnovarsi, pur restando fedele alle proprie origini.
In attesa del traguardo del centenario, “La None” continua a essere un punto d’incontro dove passato e presente si fondono nel segno dell’identità friulana e della cultura italiana.