Negli ultimi tre anni è stato condotto un progetto di ricerca per ripristinare la storia locale non documentata nella città di Ryde e sponsorizzato da Angelina Bonifacio, la storia si riferisce all’insediamento italiano nell’area di Ryde.

La ricerca è stata presentata come una pubblicazione antologica, intitolata “A One-Way Ticket”. 

Un bene inestimabile per la città di Ryde che fornisce una preziosa risorsa della storia locale e del ruolo degli italiani nel periodo dal 1860 al 1960.

Questo capitolo mancante della storia di Ryde è finalmente uscito, e questa pubblicazione unica è stata lanciata venerdì sera, 19 maggio, presso la chiesa di St Anthony di Marsfield, riscuotendo un grande successo con circa 500 partecipanti.

Tra gli ospiti speciali: il sindaco della città di Ryde, Sarkis Yedelian, Jordan Lane, parlamentare liberale per Ryde, il presidente di Lady of Grace, Vince Murdocca e i membri del comitato della fraternità, i consiglieri della città di Ryde: Sophie Lara-Watson, Roy Maggio, Trenton Brown e Justin Li, Thomas Camporeale CEO di Co.as.it, Caterina Pascali Viceconsole del Consolato Generale d’Italia a Sydney. La serata è iniziata con una Messa di ringraziamento dedicata ai pionieri migranti italiani, passati e presenti, celebrata dal parroco don Greg e da un migrante italiano, Padre Mirko della chiesa di St. Joseph Enfield.

Presenti anche le cinque generazioni della famiglia Martelli. Bonifacio si è rivolta alla congregazione ringraziando il suo Comitato Migranti Italiani di Ryde, la Fraternità Lady of Grace e gli Sponsor.

La celebrazione è proseguita con una commovente presentazione prodotta da Angelina Bonifacio e Rosanna Gallo che ha mostrato i punti salienti del contenuto del libro, accompagnati da un sottofondo musicale che ha commosso tutta la sala.

La presentazione si è poi spostata nella sala della scuola per un taglio ufficiale della torta.

La commozione generale era palpabile e molte persone si sono riviste e rimesse in contatto con amici d’infanzia, vicini di casa ed ex compagni di scuola. 

Questo ricongiungimento non ha fatto altro che convalidare la narrazione del libro, in cui si parla di una fratellanza e un’unità formata dagli italiani che dura ancora oggi.

Il lavoro di Angelina Bonifacio è stato fondamentale e tutti le hanno dimostrato immensa gratitudine soprattutto per il nobile intento di preservare la storia per le future generazioni.