BRISBANE - Mario Bono è uno studente universitario molto particolare: ha 56 anni ed è un ingegnere italo-australiano di origine calabrese.“Nel 2019 - racconta - ho preso una pausa dal lavoro per approfondire la mia conoscenza della cultura e della lingua italiana e mi sono iscritto all’università con la speranza di poter completare la mia tesi in Italia e viaggiare, ma è arrivato il Covid che ha rallentato i miei studi e mi ha messo in difficoltà con alcune materie e lavori compilativi”.
Mario ci spiega come è arrivato a intraprendere il suo lavoro su Samuel Griffith: “Parlando con la mia professoressa Sara Visocnik e il Console Salvatore Napoletano, abbiamo riflettuto sulla mostra recentemente dedicata a Samuel Walker Griffith e ho deciso di focalizzare la tesi su uno dei nostri padri fondatori”.
Bono entra nel dettaglio: “Il mio breve saggio biografico si incentra sugli anni formativi di Samuel Walker Griffith per capire meglio quelle caratteristiche che hanno modellato la sua inclinazione ad imparare una lingua straniera, sull’impatto dell’uso della lingua italiana sulla sua vita professionale e intellettuale, e come il suo approccio letterale alla traduzione l’abbia aiutato a scrivere il codice penale del Queensland nel 1899 e, quasi contemporaneamente, a tradurre alcune opere del Sommo Poeta”.
“Nel 1893 Griffith fu nominato Presidente della Corte del Queensland e, in quel periodo, ha cominciato a lavorare su quello che sarebbe diventato un contributo professionale durevole, codificando il Codice penale del Queensland - conitnua Bono -. Tuttavia, Griffith non ha iniziato questo lavoro senza un testo d’appoggio. Il suo amico e collega Sir William MacGregor (allora governatore della Nuova Guinea ed un Italofilo) lo aveva spronato a fare riferimento al Codice Penale Italiano del 1889, il cosiddetto Codice Zanardelli”.
Bono ci ricorda una tappa fondamentale dell’Unità d’Italia: “Nei decenni dopo il Risorgimento, era sempre più chiaro che i codici penali disparati degli stati italiani dovevano essere semplificati in un unico codice comprensibile alla gente comune. Giuseppe Zanardelli, allora Ministro di Grazia e Giustizia da metà degli anni 1880, ha abbozzato questo Codice e ha trasformato il sistema giudiziario dello stato italiano unito”.
Griffith ha seguito il consiglio del suo amico, e più tardi ha scritto che lui ha "tratto un grande aiuto da questo codice che è, credo, considerato per molti aspetti il più completo e perfetto Codice penale esistente".
“Possiamo paragonare i due codici nella loro forma originaria, e osserviamo che Griffith ha eseguito un'eccellente traduzione di parti del codice italiano, con solo piccole modifiche; per esempio, ha rimosso la pena pecuniaria e ha aggiunto una clausola sui lavori forzati”, conclude Bono.
Certamente, il Codice penale del Queensland è stato aggiornato e rinnovato negli ultimi 120 anni, ma per citare lo studioso Cadoppi “Sarebbe un codice molto diverso se Griffith non avesse avuto né conoscenza della lingua italiana né accesso al Codice Zanardelli”.
La storia della nascita del Codice penale del Queensland
Samuel Walker Griffith si è ispirato al Codice penale di Giuseppe Zanardelli per scrivere il codice penale, per la maggior parte ancora in vigore, in Queensland. Codice che poi è stato preso a modello da più di 40 Paesi nel mondo.