MELBOURNE - Nel cuore di Fitzroy, su Nicholson street, si trova la più antica scuola superiore cattolica femminile di Melbourne, fondata nel 1857 da Ursula Frayne con suor Anne Xavier Dillon e Mary Joseph: l’Academy of Mary Immaculate. Una piccola scuola con una lunga storia che ha accolto negli anni migliaia di ragazze, garantendo loro un’istruzione e un luogo sicuro in cui esprimere se stesse.

Elena Camera, insegnante di italiano alla scuola, è stata a sua volta una studentessa, prima di mandare le sue due figlie, e ricorda come già ai suoi tempi le lingue fossero tenute in grande considerazione: “Noi studiavamo italiano e francese fino all’Anno 12 ed è proprio alle superiori che è germogliato in me l’interesse per l’italiano”, ha ricordato.

Le origini italiane dell’insegnante, infatti, hanno trasmesso l’importanza della cultura e delle tradizioni, ma non la lingua. “I miei genitori si sono conosciuti qui quando papà si è trasferito da Tocco da Casauria, in Abruzzo, all’età di 24 anni. Lavoravano nella stessa fabbrica e per mia mamma, giovanissima, aveva solo 16 anni, è stato amore a prima vista, anche se per molto tempo ha fatto finta di niente”, ha raccontato sorridendo. Il resto è storia, i due innamorati si sono sposati un paio d’anni dopo e allargato la famiglia con Elena e il fratello.

“In casa parlavamo il dialetto con mia madre e inglese con mio padre; quindi, l’italiano io ho iniziato a studiarlo formalmente a scuola”, ha spiegato.

Una passione che è proseguita all’università con un major in italiano, e poi trasferita nel mondo del lavoro grazie all’insegnamento.
Tornata all’Academy of Mary Immaculate come insegnante quattro anni fa, Elena Camera ha portato l’esperienza degli anni trascorsi in classe, ma anche l’entusiasmo che la caratterizza.

La sua vocazione per l’insegnamento l’ha spinta anche a ricoprire il ruolo di coordinatrice per gli International Culture Tours, grazie al quale lo scorso anno ha viaggiato con un gruppo di studentesse in Italia, visitando le principali città e dando la possibilità alle ragazze di fare un’esperienza indimenticabile, partecipando a lezioni di cucina a Firenze o facendo un giro in bici sulle mura di Lucca.

“Abbiamo anche creato le maschere di Carnevale a Venezia durante un workshop che ha lasciato tutti noi molto entusiasti”, ha aggiunto.
Sempre alla ricerca di dare nuovi stimoli alle allieve, Camera alterna momenti di esplorazione culturale allo studio della lingua e delle regole grammaticali, perché, come spesso ripete alle ragazze, “studiare una lingua è molto più che imparare una serie di regole grammaticali”.

E per questo propone loro dei film, come Pinocchio nella versione di Roberto Benigni, Luca, il cartone animato della Pixar ambientato in Liguria, o Bianca come il latte, rossa come il sangue. Per combinare la cultura con la lingua Camera ricorre anche alla letteratura. Quest’anno, grazie alla preziosa presenza di un’assistente linguistica inviata dal Co.As.It., ad esempio, stanno leggendo Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro, “che ci ha ispirato anche per creare un’attività in cui le studentesse, attraverso un blog, dovevano creare un racconto legato ai ricordi - ha spiegato -. È stato interessante vedere come hanno parlato della caffettiera della nonna e delle emozioni legate al profumo del caffè o all’orto del nonno che non c’è più”.

“Con l’Anno 9 leggiamo Il piccolo principe e con l’Anno 10 - ha proseguito - ho in mente per l’anno prossimo di leggere Romeo e Giulietta nella versione italiana”.

Ma se i libri sono importanti, anche la musica aiuta a costruire il vocabolario, oltre che a capire meglio la cultura. Per questo Camera propone in classe il Festival di San Remo, un modo per connettersi con la musica italiana contemporanea che piace molto alle ragazze e trovare nuovi spunti da approfondire in classe. 

La partecipazione alla competizione di recitazione della Dante Alighieri è un altro dei capisaldi del programma di italiano, un modo diverso per esprimersi in italiano e dare modo alle ragazze di conoscere la poesia ed esibirsi, ‘anche in maniera molto drammatica”, scherza l’insegnante.

Sempre alla ricerca di nuove motivazioni e stimoli per le studentesse, Camera ha sottolineato come la scuola femminile di Fitzroy dia l’opportunità alle ragazze di potersi esprimere in un ambiente sicuro, senza sentirsi giudicate, e di crescere emozionalmente, accademicamente e personalmente grazie alla cura e passione che ci mettono i loro insegnanti.