BUDAPEST - Il Parlamento ungherese ha ratificato l’adesione della Svezia alla Nato, ultimo passo per il Paese nordico desideroso di entrare nell’Alleanza Atlantica dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La richiesta di Stoccolma è stata approvata da una maggioranza schiacciante di parlamentari (188 voti su 199 seggi), dopo quasi due anni di attesa.

Per Stoccolma l’attesa è stata lunga e il suo percorso caotico: ai negoziati con la Turchia, conclusi con un voto positivo a gennaio, si sono aggiunti i tentennamenti del leader nazionalista ungherese Viktor Orbán.

Pur avendo trovato un accordo di principio da tempo, prima di completare il processo Orbán ha preteso “rispetto” da Stoccolma, che considerava troppo critica nei confronti delle sue politiche. La situazione si è finalmente sbloccata nelle ultime settimane e la visita di venerdì scorso del primo ministro svedese Ulf Kristersson ha segnato l’epilogo di un “lungo processo di ricostruzione della fiducia”, secondo le parole di Orban. Per suggellare questa cooperazione, i due Paesi hanno annunciato che Budapest acquisterà quattro aerei da combattimento dalla Svezia per rafforzare la sua attuale flotta di 14 Gripen.

“Accolgo con favore il voto del Parlamento ungherese a favore della ratifica dell’adesione della Svezia alla Nato. Ora che tutti gli alleati hanno approvato, la Svezia diventerà il 32esimo alleato della Nato. L’adesione della Svezia ci renderà tutti più forti e più sicuri”. Lo scrive su X il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg.

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha parlato di “giornata storica. I parlamenti di tutti gli Stati membri della Nato hanno votato a favore dell’adesione della Svezia alla Nato. La Svezia è pronta ad assumersi le proprie responsabilità per la sicurezza euro-atlantica”.