BANGKOK – Il Parlamento della Tailandia ha eletto prima ministra Paetongtarn Shinawatra, figlia del controverso miliardario ed ex premier Thaksin Shinawatra, magnate delle telecomunicazioni ed ex patron del Manchester City.
La 37enne Paetongtarn diventa la più giovane capo di governo dalla fine della monarchia assoluta nel 1932 e la seconda donna a ricoprire la carica. E la sua elezione segna il ritorno al potere della "dinastia" Shiawatra per la terza volta, dopo il padre Thaksin (primo ministro dal 2001 al 2006) e la zia Yingluck (2011-2014), prima donna premier, entrambi rovesciati da colpi di stato militari sull'onda di proteste di massa.
Il governo di Paetongtarn Shinawatra dovrà ora attendere l'approvazione formale del sovrano, re Vajiralongkorn, per entrare in funzione.
Il voto parlamentare è stato reso necessario dopo che la Corte Costituzionale di Bangkok mercoledì ha destituito il premier Srettha Thavisin, accusato di aver nominato un ministro condannato dalla giustizia. La destituzione di Thavisin rappresenta l'ultimo capitolo della strisciante guerra fra i militari e l'establishment monarchico da una parte e il partito populista Pheu Thai, che fa capo alla famiglia Shinawatra, dall'altra.
Degli altri dieci partiti che formano la maggioranza di governo, nessuno ha proposto un candidato alternativo alla figlia del controverso tycoon.
Lo stesso Thaksin Shinawatra, ha ottenuto la grazia reale – come ha annunciato il suo avvocato – il giorno dopo la nomina della figlia Paetongtarn Shinawatra a capo del governo del regno.
L'ex poliziotto, 75 anni, che ha fatto fortuna nel settore delle telecomunicazioni ed è stato molto popolare negli anni 2000, è stato uno delle migliaia di persone a cui il re Maha Vajiralongkorn ha concesso l'amnistia in occasione del suo compleanno.
Thaksin è stato condannato a otto anni con accuse di frode e abuso di potere risalenti al periodo in cui era al potere, quando è tornato nel regno quasi un anno fa dopo 15 anni di autoesilio.
Ma la sua pena è stata ridotta a un anno dal re ed è stato poi rilasciato con la condizionale a causa dell'età e delle cattive condizioni di salute. L'anno di libertà vigilata sarebbe dovuto scadere il 31 agosto. In totale, ha trascorso solo sei mesi di detenzione, la maggior parte dei quali in un ospedale di Bangkok.
La grazia è stata annunciata nell’ultima edizione della Gazzetta Reale, secondo la quale “il re ha dato opportunità a coloro che vogliono migliorare se stessi e beneficiare il proprio paese”.