HOBART - Baker ha dichiarato di essere “soddisfatta che non vi sia alcuna possibilità reale di formare un governo alternativo”.

La decisione viene resa nota pochi giorni dopo che il premier liberale Jeremy Rockliff ha perso una mozione di sfiducia. Anziché dimettersi, Rockliff ha scelto di richiedere nuove elezioni, le quarte in sette anni per la Tasmania e le seconde in soli sedici mesi.

In un comunicato, la governatrice ha riconosciuto che, nonostante il malumore pubblico e i costi di una nuova consultazione, ha ritenuto necessario concedere la dissoluzione del Parlamento. “Ho concesso al premier Rockliff una dissoluzione, nell’interesse della stabilità del governo”.

Rockliff ha dichiarato di godere ancora del pieno sostegno del Partito liberale e ha accusato l’opposizione laburista di aver innescato la crisi politica. “Non volevo un’altra elezione, e so che nemmeno i cittadini la volevano. Ma ci è stata imposta dal leader dell’opposizione”. Rockliff ha inoltre avvertito che un ritorno a un governo Laburista-Verdi sarebbe un “rischio che la Tasmania non può permettersi”.

Il leader laburista Dean Winter ha risposto affermando che è arrivato il momento di “un nuovo inizio per la Tasmania” e ha promesso di mantenere il controllo delle risorse “nelle mani dei cittadini”.

La leader dei Verdi, Rosalie Woodruff, ha criticato la decisione, sostenendo che “né gli elettori né i Verdi volevano questa elezione”. Woodruff ha accusato i principali partiti di anteporre gli interessi politici alle necessità dei cittadini, ma ha assicurato che i Verdi sono pronti a battersi per il bene dell’isola e della sua gente.

I liberali (14 seggi) e i laburisti (10) sono chiamati a vincere nuovi seggi per poter arrivare almeno a 18 - in una Camera che ne ospita complessivamente 35 – numero che consentirà a uno di essi la formazione del nuovo governo.