BANGKOK - La Thailandia ha chiuso l’intero confine con la Cambogia dopo aver intimato a tutti i suoi cittadini di andarsene. Lo riporta la BBC.
“Un colpo di artiglieria cambogiana ha colpito una casa, è morto un civile e ci sono tre feriti, tra cui un bimbo di cinque anni”, ha dichiarato l’ufficio del primo ministro thailandese in un comunicato per motivare la decisione.
Le autorità hanno evacuato 40.000 civili da 86 villaggi di confine verso luoghi più sicuri.
Jet F-16 thailandesi hanno effettuato attacchi aerei su un paio di obiettivi militari in Cambogia, mentre i due Paesi si scontrano su un confine conteso. Sei caccia sono partiti dalla provincia di Ubon Ratchathani e hanno colpito due “obiettivi militari cambogiani a terra”, secondo il vice portavoce dell’esercito thailandese Ritcha Suksuwanon.
Il primo ministro cambogiano Hun Manet, dal canto suo, ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di convocare una riunione urgente.
“Considerando le recenti gravissime aggressioni da parte della Thailandia, che hanno minacciato la pace e la stabilità nella regione, vi chiedo vivamente di convocare una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza”, ha scritto Hun Manet in una lettera indirizzata al presidente in carica del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Asim Iftikhar Ahmad.
Il ministero degli Affari esteri cambogiano ha accusato la Thailandia di aver lanciato “un’aggressione militare non provocata”.
Gli scontri sono iniziati nei pressi del conteso tempio di Ta Moan Thom, lungo il confine tra Cambogia e Thailandia, circa 360 km a est della capitale thailandese Bangkok, e si inseriscono in una disputa territoriale di lunga data per il controllo di alcuni luoghi di culto khmer e delle aree adiacenti.
In particolare, la zona è stata più volte teatro di tensioni e combattimenti a causa della sovrapposizione tra i confini storici e quelli tracciati modernamente, mai del tutto chiariti tra i due Paesi.
Reuters riporta che il ministro della Salute thailandese Somsak Thepsuthin ha dichiarato che i bombardamenti cambogiani hanno incluso un attacco a un ospedale nella provincia di Surin, cosa che, a suo dire, dovrebbe essere considerata un crimine di guerra.
“I colpi di artiglieria sono caduti sulle case della gente”, ha detto Sutthirot Charoenthanasak, capo del distretto di Kabcheing, nella provincia di Surin.
La Cina ha esortato i suoi cittadini in Cambogia a evitare le zone vicine al confine con la Thailandia, mentre le forze armate dei due Paesi si sono scambiate colpi di arma da fuoco in una nuova e pericolosa escalation legata ai contenziosi mai risolti di natura territoriale.
“L’ambasciata cinese in Cambogia consiglia ai cittadini cinesi di monitorare attentamente la situazione della sicurezza locale, di rimanere vigili, di adottare maggiori precauzioni e di garantire la propria sicurezza personale”, ha ammonito la rappresentanza diplomatica di Pechino in un post online.
Pechino si è anche detta “profondamente preoccupata dagli attuali sviluppi” con gli scontri mortali tra militari al confine tra Cambogia e Thailandia, nell’ambito dell’impennata delle tensioni tra i due Paesi legata alle irrisolte dispute territoriali, invitando le parti “ad accomodare le differenze attraverso il dialogo e le consultazioni”.
L’auspicio, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun nel briefing quotidiano, “è la gestione appropriata” della crisi in cui la Cina dichiara “una posizione equa e imparziale”.