BANGKOK - I legislatori thailandesi si sono riuniti per votare sulla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, ponendo il regno sul punto di diventare la prima nazione del sud-est asiatico a riconoscere l’uguaglianza matrimoniale. La Thailandia è diventata il primo paese del sud-est asiatico a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso, in uno storico voto parlamentare accolto come una “vittoria” dagli attivisti.
Il voto al Senato è passato con 130 voti contro 4 per approvare le modifiche alle leggi sul matrimonio per consentire alle coppie dello stesso sesso di unirsi in matrimonio; 18 le astensioni. Il testo sarà ora sottoposto al re per l’entrata in vigore entro la fine dell’anno. “Oggi è il giorno in cui i thailandesi sorrideranno. È una vittoria per il popolo - ha dichiarato ai giornalisti Tunyawaj Kamolwongwat, deputato del partito progressista Move Forward -oggi finalmente sta accadendo in Thailandia”.
Tunyawaj, uno dei principali sostenitori del matrimonio egualitario in Parlamento, ha posato insieme a colleghi e assistenti con uno striscione arcobaleno. I senatori hanno iniziato la sessione alle 9.30 e il voto per l’approvazione finale della legge è previsto nel pomeriggio. La nuova legislazione cambia i riferimenti a “uomini”, “donne”, “mariti” e “mogli” nelle leggi sul matrimonio con termini neutri rispetto al genere. Inoltre, dà alle coppie dello stesso sesso gli stessi diritti di quelle eterosessuali in materia di adozione ed eredità.
Il primo ministro Srettha Thavisin, che ha sostenuto a gran voce la comunità LGBTQ e la legge, aprirà la sua residenza ufficiale ad attivisti e sostenitori per festeggiare dopo il voto di oggi. Gli attivisti terranno poi una manifestazione, con uno spettacolo di drag queen, nel centro di Bangkok, dove giganteschi centri commerciali sventolano la bandiera arcobaleno in segno di sostegno dall’inizio del ‘Mese dell’orgoglio’ a giugno.