ADELAIDE – Domenica 29 settembre, presso la parrocchia di San Francesco d’Assisi a Newton, si è tenuta l’annuale festa in onore della Madonna di Montevergine, giunta alla sua 69esima edizione. Alle 10 del mattino è iniziata la processione nelle vie del quartiere con il quadro della Madonna che viene portato a mano, scortato dalle Dame di Montevergine e dalla Banda Maltese Queen of Victories, con numerosi fedeli, decine di associazioni religiose con i loro stendardi e gli studenti della scuola di St Francis of Assisi. Alle 11 si è tenuta la Messa solenne, a cui hanno partecipato migliaia di persone, la chiesa era gremita come si vede raramente, molti hanno dovuto seguire la Messa sotto un grande tendone nel parcheggio della scuola di St Francis. Numerosi i fedeli accorsi da altri Stati e da tutto il South Australia. La Messa è stata trasmessa da Channel 44, in diretta Facebook e via radio, cantata dal coro di San Francesco. Per la prima volta, il nuovo parroco, padre Anthoni, ha celebrato la Messa per la Madonna di Montevergine.  Alla funzione religiosa hanno partecipato diverse autorità: gli onorevoli Tony Zappia, Vincent Tarzia, James Stevens, il sindaco di Norwood, Payneham e St Peters Robert Bria e il vicesindaco di Campbeltown, Anna Leombruno, Lina Scalfino, presidente Co.As.It. e Luisa Greco, presidente SAMEAC, per citarne solo alcuni. Padre Anthoni ha tenuto un’appassionata omelia, ricordando che quella domenica ricorreva la centodecima Giornata del Migrante, rileggendola in chiave cristiana e paragonando il viaggio dei fedeli come un pellegrinaggio dalla Terra al Paradiso, così come Gesù, al contrario, dal Paradiso è sceso in Terra. 

Conclusa la Messa, ha preso la parola Domenico Zollo, il presidente dell’associazione, ormai da tempo immemore. Ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti, sia di persona sia online, ricordando che la Messa era trasmessa e seguita in tutto il mondo: “Siamo onorati di portare la nostra Madonna in tutte le case del mondo”, facendo l’Acknowledgement of Country. Ha poi ringraziato la Madonna di Montevergine, per aver dato ancora una volta la possibilità a tutti di celebrarla, poi padre Anthoni, per il quale ha chiesto un applauso generale, il coro, con il maestro Visentin, il pianista Mark Fria e Antonella Corbo che ha trasmesso sugli schermi le parti della liturgia per i fedeli, le associazioni religiose intervenute, John Di Fede ed Eleonora Finoia, che avrebbero fatto da MC durante la festa, oltre che tutti i dignitari politici: “Tutti contribuite alla buona riuscita di questa bella giornata di festa, in vari modi”. Infine, un grazie speciale a tutti volontari che, “ancora una volta, malgrado gli acciacchi, hanno rinnovato la loro devozione alla Madonna”. 

Conclusa la Messa è iniziata la festa, con tanto buon cibo: come sempre, le code ai vari banchetti erano lunghissime, ricercatissime le zeppole. Durante il pomeriggio tanto intrattenimento, dalla Banda Maltese Queen of Victories alla fattoria didattica per i bambini, poi le cantanti Renaè Albuino e Angel Manzella, i Montecerdi Singers, la Finally Band con “Canta Napoli” e alle 18 un altro momento di devozione, con la Messa in inglese. Alle 18.30, l’apertura ufficiale, con la cerimonia del fumo e il Welcome to Country, poi i vari discorsi. Per prima è intervenuto il ministro Zoe Bettison, che ha ricordato che la comunità italiana è la più numerosa di tutto lo Stato, che ha immensamente contribuito all’identità del South Australia, concludendo che, quando si parla di comunità italiana, vengono in mente tre parole: fede, famiglia e cibo: “Questi valori sono tutti qui oggi”. Ricordiamo che il governo statale ha erogato un finanziamento importante per la festa, per riunire ancora una volta la comunità e con l’auspicio che la festa continui per i decenni a venire, poi intervenuto Vincent Tarzia, il leader dell’opposizione, che ha riconosciuto il sostegno del presidente Domenico Zollo, gli sponsor e i numerosi volontari, che rendono possibile la festa: “Questa sera per me è un grande piacere essere qui, non solo come membro del Parlamento ma come nipote di nonni che sono nati ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino, un posto molto vicino al Santuario di Montevergine. Per questo saluto, i tanti paesani che sono qui oggi. Sono passati 69 anni dall’inizio della festa ad Adelaide, ma i valori che l’hanno ispirata sono più vivi che mai e per me è un vero piacere vedere qui stasera così tanti fedeli e compaesani e sono molto fiero di essere un nipote di nonni italiani”. Anche James Stevens ha portato i suoi complimenti “per questa magnifica festa e a padre Anthoni per l’ispirata omelia della mattina”. Tony Zappia ha sottolineato che la così numerosa partecipazione alla festa per la Madonna di Montevergine di tanti dignitari è testimonianza del rispetto che hanno per la comunità italiana in South Australia: “Sono oltre 20 anni che partecipo alla festa e non ricordo un’edizione senza John Di Fede, Domenico Zollo e Fedele Catalano, che con la loro leadership hanno reso questa giornata ogni anno più grande e di successo. Grazie alla loro guida, oggi contiamo così tanti partecipanti. Questa festa non celebra solo le persone che vengono dalle zone limitrofe al Santuario di Montevergine ma celebra la loro identità”. 

È stata poi la volta di John Gardner, vice-leader dell’opposizione: “Se comprendiamo la nostra storia possiamo migliorare il futuro delle nostre famiglie. Oggi ho parlato infatti ai miei figli dei loro nonni, che sono venuti in Australia dall’Inghilterra e dall’Italia e che, come tutti voi, hanno fatto sacrifici per garantire una buona vita alle generazioni future. E queste feste ci aiutano a onorare la loro memoria”. Ha poi assegnato il Morialta Community Award mensile, erogato a coloro che danno un grande contributo comunitario a Phillip Izzo, un uomo sempre pronto ad aiutare il comitato della festa, “ispirato dal nonno Filippo, che faceva parte della banda originaria di Montevergine e che oggi ancora si impegna a onorare la sua memoria”. 

In conclusione, il sindaco di Campbelltown Jill Whittaker: “Per me è un onore essere il vostro sindaco; voi siete il cuore della nostra splendida comunità”. Ha poi riconosciuto il grande apporto alla comunità di Campbelltown di John Di Fede, a tutti i livelli, ricordando che nel mese di settembre sia la Camera alta sia la Camera bassa del Parlamento statale hanno citato la festa della Madonna di Montevergine e concludendo con un grazie alla sua vice, Anna Leombruno che, a sorpresa, è stata chiamata a dire due parole: “Sono cresciuta in questa zona e la festa di Montevergine è tra i miei ricordi di bambina”. Intervenuto anche il parroco, padre Anthoni: “Non sono nuovo alla comunità italiana”. Prima della parrocchia di Newton, ha lavorato nella parrocchia di Hectorville e alla cattedrale cattolica. “Ricordo le sue caratteristiche, tradizione, lingua e cibo, caratteristiche uniche di ogni comunità, fondamentali per ogni comunità per sopravvivere e per tramandare la propria identità. E questa sera stiamo onorando la tradizione, il cibo e la lingua italiani. Continuate così”. Ammirato anche il neo-preside della scuola di St. Francis, Scott March. Ha poi concluso il presidente Domenico Zollo, che ha chiuso la parte ufficiale: “I nostri ospiti questa sera ci hanno elogiato per i preparativi della festa ma anche in nostri parlamentari fanno la loro parte dedicandoci tanto tempo e sostenendoci con l’erogazione di tanti fondi, perché queste feste richiedono ingenti investimenti finanziari. Un grazie anche a padre Anthoni, che partecipa per la prima volta alla nostra festa, così come il preside March. Sono onorato di essere presidente dell’associazione ma il merito va a tutti i volontari impegnati nell’organizzazione e alle bancarelle della festa”. 

La festa si è conclusa con lo spettacolo di Dean Canan, un’asta, la lotteria e i fuochi di artificio, cantando la canzone in onore della Madonna di Montevergine e dandosi appuntamento alla prossima edizione, che segnerà i 70 di storia dell’associazione. 

Il prossimo anno la festa sarà ancora più in grande stile, il comitato si rimetterà al più presto al lavoro.