GAZA - Hamas ha confermato una proroga di due giorni della tregua con Israele, come annunciato dal Qatar. In una nota, il Movimento islamico ha fatto sapere che il cessate il fuoco proseguirà alle stesse condizioni. 

Hamas ha dichiarato di aver ricevuto la lista dei detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi da Israele. Lo riporta Al Jazeera. Secondo i miliziani, l'elenco include tre donne - Yasmin Shaaban e Etaf Jaradat, entrambe di Jenin, e Nufouth Hamad di Gerusalemme - e 30 minori, i cui nomi "saranno resi pubblici in seguito". 

Hamas ha informato l'Egitto e il Qatar di aver individuato altri ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito stasera da un membro dell'ufficio politico di Hamas, Izzat Arshak, al canale Al-Arabi del Qatar.  

Hamas, ha detto Arshak, è disposto a negoziare la liberazione dei soldati israeliani tenuti in ostaggio, anche se le trattative non sono ancora iniziate. La trattativa sui militari - ha precisato - sarà separata da quella sui civili e il primo ministro Benyamin Netanyahu ne è consapevole. Arshak ha anche detto che Hamas è ancora presente nel nord della Striscia di Gaza e sta "controllando la situazione". 

Un portavoce del governo israeliano ha fatto sapere che il numero totale degli ostaggi ancora detenuti a Gaza ammonta a 184, inclusi 14 stranieri e 80 israeliani con doppia nazionalità. Lo riporta il Guardian. 

L'accordo, negoziato dal Qatar con il sostegno di Stati Uniti ed Egitto e in vigore dall'inizio di venerdì, prevede quattro giorni di tregua, l'accesso degli aiuti umanitari a Gaza, il rilascio di 50 ostaggi degli oltre 200 detenuti a Gaza e la liberazione di 150 prigionieri palestinesi provenienti dalle carceri israeliane. 

Da venerdì, in base a questo accordo, sono stati rilasciati 39 ostaggi palestinesi e 117 prigionieri. Altri 24 ostaggi, per lo più thailandesi che lavoravano in Israele, sono stati rilasciati al di fuori dell'accordo. Una clausola consente di estendere l'intesa al rilascio di una dozzina di ostaggi al giorno in cambio di trenta detenuti palestinesi.  

Tra gli ostaggi liberati domenica c'era una bambina americana di quattro anni, Abigail, rimasta orfana nell'attacco dei militanti di Hamas contro Israele il 7 ottobre. Secondo un funzionario statunitense, sua madre è morta davanti ai suoi occhi e suo padre è stato ucciso mentre cercava di proteggerla. Abigail, che ha passato il suo quarto compleanno in prigionia, si è rifugiata nella casa di un vicino, da dove è stata rapita.  

"Ha subito un trauma terribile", ha detto il presidente americano Joe Biden, favorevole al prolungamento della tregua, "Il mio e il nostro obiettivo è garantire che questa pausa continui oltre lunedì in modo da poter vedere più ostaggi rilasciati e più aiuti umanitari". 

Sono 150 i camion con aiuti umanitari che hanno raggiunto il nord della Striscia di Gaza in tre giorni, dall'inizio della tregua venerdì. Lo ha riferito la Mezzaluna Rossa palestinese, precisando che i camion hanno portato cibo, acqua, latte artificiale e coperte. 

Dopo quasi due mesi a Gaza nelle mani di Hamas, gli ostaggi israeliani liberati finora non hanno ancora parlato con i media, ma tramite i loro familiari sono filtrate informazioni sulle loro condizioni di vita durante la prigionia. Poco cibo, ore per andare al bagno, difficili condizioni di vita dentro i tunnel mentre per chi è stato tenuto in nascondigli in superficie c'era anche il timore per i bombardamenti. 

La tregua ha dato respiro agli abitanti di Gaza, ma la situazione umanitaria rimane "pericolosa" e i bisogni "senza precedenti", ha stimato l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). 

Secondo l'Onu 248 camion umanitari sono entrati da venerdì nella Striscia di Gaza. "Dovremmo inviare 200 camion al giorno per almeno due mesi per rispondere ai bisogni", ha detto il portavoce dell'Unrwa, Adnan Abu Hasna.