ROMA - La Commissione europea ha erogato all’Italia 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti, come sesta rata del Pnrr. Lo rende noto l’esecutivo europeo, confermando che si tratta di un pacchetto di complessivamente 8,7 miliardi.
Il 28 giugno 2024, l’Italia ha presentato la sua sesta richiesta di pagamento, relativa a 39 tappe e obiettivi, che includono riforme nella pubblica amministrazione (migliorando le risorse umane, gli appalti pubblici e l’amministrazione fiscale), e nella politica sociale, tra cui la lotta al lavoro sommerso e il sostegno agli anziani non autosufficienti.
Sono compresi anche gli investimenti nella digitalizzazione, come lo sviluppo di piattaforme logistiche digitali e la modernizzazione dei parchi nazionali, oltre agli sforzi per la sostenibilità, tra cui la gestione dei rifiuti e lo sviluppo agro-solare Quest’ultimo settore riguarda la pratica di combinare agricoltura e produzione di energia solare, ottimizzando l'uso del suolo.
A oggi, l’Italia ha ricevuto un totale di 122,2 miliardi di euro, sui 194,4 miliardi di euro stanziati con il Recovery Plan.
La quota sborsata dalla Commissione europea è arrivata ai 300 miliardi, fa presente l’esecutivo comunitario, spiegando che la cifra è stata raggiunto con le erogazioni accordate a cinque Paesi: oltre all’Italia, anche Germania, Portogallo, Romania e Repubblica Ceca.
In particolare, alla Germania è giunta la seconda rata da 13, 5 miliardi, al Portogallo la quinta tranche da 2,9 miliardi, alla Repubblica Ceca la terza da 1,7 miliardi e alla Romania una parte della seconda rata, pari a 37,05 milioni.