BRUXELLES - LA Ue ha annunciato l’invio di 2,5 miliardi di euro in aiuti per la Siria nel biennio 2025-26. È quanto ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla Conferenza dei donatori sulla Siria.

“Per la prima volta la speranza dei siriani non è in pausa. La situazione resta fragile ma abbiamo visto l’impegno dei siriani a un governo inclusivo. I siriani hanno bisogno di maggiore sostegno, sia che si trovino ancora all’estero, sia che decidano di tornare a casa. L’Europa farà la sua parte”, ha sottolineato. 

“Facciamo un appello a tutti voi a fare la stessa cosa. In questa fase così critica i siriani hanno bisogno di noi. Ci sono città intere da ricostruire, un’economia da far ripartire, ed è per questo che abbiamo sospeso le sanzioni nei settori economici chiave e siamo pronti a fare di più per attirare gli investimenti”, ha spiegato von der Leyen. 

“La Siria era una delle potenze economiche del Medio Oriente. E noi vogliamo essere partner per la ripresa e la crescita di una nuova Siria. Nella vecchia Siria, un dittatore controllava tutto il potere politico ed economico. Nella nuova Siria, invece, il potere può tornare al suo posto, cioè al popolo siriano. E questo è il terzo punto in cui possiamo essere d’aiuto. Alle Conferenze di Bruxelles abbiamo sempre ospitato i rappresentanti della società civile siriana, sia all’interno del Paese che in esilio. Alcuni di loro sono stati banditi dal regime di Assad a causa delle loro idee. Ma ora possono finalmente essere ascoltati. Sono orgogliosa di annunciare che quest’anno abbiamo in programma di tenere il dialogo della società civile della Conferenza di Bruxelles a Damasco”, ha aggiunto von der Leyen. 

“La Siria può diventare un Paese in cui tutti possono dire la loro. Con pari diritti e rappresentanza per tutti, uomini e donne, al di là di fede, etnia e ideologia. Un Paese in cui non c’è posto per la violenza settaria. Il futuro della Siria deve essere costruito da tutti i siriani. Quelli che hanno sempre lottato per la libertà e quelli che hanno appena scoperto la speranza. Chi è fuggito e chi è rimasto. Questa deve essere la promessa della nuova Siria. E noi faremo tutto il possibile perché si realizzi”, ha concluso.