‘Vedi Napoli e poi muori’. Lo si sente pronunciare spesso, sia dai napoletani stessi che dai tanti turisti che, ogni anno, vengono accolti da questa meravigliosa terra e lasciano qui un pezzo del proprio cuore. Napoli.
Una città che incanta, affascina e sfida in egual misura. Gemma incastonata tra il Vesuvio e il mare, luogo di contrasti e contraddizioni, dove la bellezza e la complessità si intrecciano in un abbraccio senza tempo.
Una città che ti lascia una certa ‘napolitudine’ quanto te ne allontani, una sensazione di malinconia che ti assale, quasi soffocandoti, e che si trasforma in un’irrefrenabile smania ‘e turnà.
È proprio a questa città che Patrizio Buanne, il celebre crooner austro-italiano, ha dedicato il suo nuovo album, The Neapolitan.
“Incidere questo nuovo disco, è stato come fare un tuffo nel passato, agli anni della mia infanzia e della mia gioventù, quando a casa dei miei genitori, con i miei cugini e i miei zii, si parlava il napoletano. Oppure a quando ero solito ascoltare brani di musica napoletana classica, che hanno fatto il giro del mondo e hanno segnato la storia della musica a livello globale. Parliamo di brani come ‘O surdato ‘nnammurato, Maruzzella, Munasterio ‘e Santa Chiara e Reginella”, ha spiegato Patrizio Buanne, nel corso di una nostra intervista.
Pervaso da un amore profondo nei confronti della terra che lo ha visto crescere per svariati anni, era desiderio del crooner quello di incidere un disco che fosse al cento per cento napoletano: “Nella mia carriera discografica, ho sempre cercato di includere canzoni napoletane, ma un intero disco dedicato alla bellissima città di Napoli non lo avevo ancora realizzato”.
Fiero delle sue origini napoletane, il crooner ha raccontato di aver “orgogliosamente” registrato questo nuovo album proprio nel territorio della capitale partenopea, e più precisamente a Torre Del Greco, supportato dal talento e dalle capacità di un gruppo fantastico.
Proprio come gli altri album, ‘The Neapolitan’ continuerà a presentare il sound unico e spettacolare di Patrizio Buanne, facendo emergere il suo fare romantico e galante al quale si deve – in parte – il suo successo mondiale.
“Le persone si sono innamorate del suono della mia voce, di quel cantante classico e romantico. Per loro, rappresento la generazione di Sanremo degli anni Cinquanta e Sessanta, il ragazzo ben vestito, portavoce di una certa eleganza”.
Da questo nuovo disco, tuttavia, emergeranno anche elementi nuovi: quelli di un uomo più maturo che, nel corso della sua vita, proprio come ogni essere umano su questa Terra, ha dovuto affrontare diverse sfide.
Alcune più difficili di altre, ma che non sono state più viste come ostacoli invalicabili, quanto come eventi portatori di un insegnamento, di un cambiamento, occasioni per acquisire consapevolezza.
Del proprio io, del proprio ruolo nell’Universo, dei propri desideri più profondi. Sono proprio le sfide più difficili, infatti, a darci l’occasione di ascoltarci davvero e capire qual è la direzione che vogliamo intraprendere.
“Patrizio è oggi un uomo di quarantaquattro anni, non è più il ragazzino con la lacrimuccia all’occhio per la perdita del suo papà. Certo, questa è una mancanza che mi accompagnerà per il resto della mia vita, ma sono stati anche molti gli elementi e le esperienze che ho vissuto negli anni e che oggi mi permettono di dire: io sono Patrizio, il napoletano”.
Patrizio ha raccontato che la sua ultima esibizione in Australia risale al 2018, anno in cui ha compiuto quarant’anni. “Dopo quel momento mi son chiesto: dovrò solamente cantare, esibirmi e registrare nuovi dischi per il resto della mia vita? O è giunto il momento di iniziare a fare qualcosa per me, come uomo, in quanto essere umano?”.
Nasceva, insomma, il desiderio di creare una famiglia e di dedicarsi alla propria vita privata. L’anno successivo al suo ultimo tour, Patrizio Buanne ha deciso di portare all’altare una ragazza siciliana conosciuta nel 2008, ma della quale si è innamorato solo in un secondo momento, dopo un iniziale rapporto di amicizia e profonda stima reciproca. Dal matrimonio è nata Alina (questo è anche il nome della mamma di Patrizio).
Il crooner si è poi esibito negli Stati Uniti a febbraio del 2020, prima di un lungo stop causato dal diffondersi dell’emergenza sanitaria e del COVID-19. Un’altra grande sfida, insomma, che Patrizio ha trasformato in un’occasione per dedicarsi a se stesso e alla sua vita privata.
“Il periodo del COVID è stato molto difficile per tutti. Io, però, anche da quella esperienza ne ho tratto qualcosa di bello. L’isolamento forzato mi ha permesso di trascorrere più tempo con la mia famiglia e vedere mia figlia crescere, compiere i primi passi e pronunciare le prime parole. Dalla mattina alla sera, mi sono completamente dedicato alla mia vita privata, ed è esattamente ciò che desideravo fare”.
Ora, cinque anni dopo la sua ultima esibizione in Australia, Patrizio Buanne tornerà Down Under per “portare qui un po’ di Napoli”.
Il crooner, molto amato anche dal pubblico australiano, sarà ospite speciale de Il Divo durante il nuovo tour ‘A New Day’, che approderà in Australia il prossimo 31 ottobre, con la prima tappa all’Aware Super Theatre di Sydney.
L’esibizione di Patrizio Buanne lo vedrà intonare alcune delle canzoni più conosciute e apprezzate del suo repertorio, come Il mondo, ma anche qualche perla napoletana.
Insomma, l’attaccamento di Patrizio Buanne alla sua terra emerge chiaramente in tutto quello che fa, tant’è vero che adesso è in missione per portare un briciolo della città di Napoli ai suoi tanti fan che vivono qui.
Del resto, cosa aspettarsi da un napoletano verace come lui?
Il crooner ci ha raccontato un dato molto interessante, che dà ulteriore enfasi alla sua veracità.
“Il mio cognome, Buanne, anche se può non sembrare così, non è francese, ma di origine greca. La mia è una famiglia di veri partenopei, e il mio cognome viene da Capodrise, una cittadina in provincia di Caserta. Sul monumento ai Caduti in guerra di Capodrise, i cognomi delle mie prime persone incisi sulla lastra sono ‘Buanne’. Ho fatto una ricerca genealogica molto approfondita ed è uscito fuori che io ho origine greche. Sono veramente un napoletano verace”.
Appuntamento, dunque, al prossimo 4 novembre al Plenary Melbourne - Convention and Exhibition Centre, per assistere dal vivo al concerto de Il Volo con l’esibizione speciale di Patrizio Buanne.