Un’oasi del turismo ecosostenibile in un territorio in cui l’ambiente è stato sempre maltrattato, o peggio, usato dalle ecomafie per specularci e guadagnarci. Sono i laghi Nabi a Castel Volturno (Caserta): tre specchi d’acqua, creatisi naturalmente tra gli anni ‘70 e ‘80 quando si estraeva la sabbia per l’attività edile e l’acqua della falda venne pian piano fuori inondando tutto; due imprenditori “illuminati”, e anche un po’ “visionari”, Gino Pellegrino e Michele Falco, hanno deciso tre anni fa di acquistare e liberare dal degrado l’area.

Ne è venuto fuori un posto in cui la forza delle idee incontra l’eccellenza naturalistica e le forze che esprimono le risorse migliori del territorio, dai ragazzi che vi lavorano, circa una cinquantina, molti dei quali di Castel Volturno, alle associazioni dilettantistiche che veicolano lo sport come mezzo di socializzazione e riscatto. Laddove, a bordo lago, c’erano tonnellate e tonnellate di rifiuti abbandonati ci sono ora gli ombrelloni e le sdraio; sono tornati gli uccelli acquatici, dagli aironi ai cormorani; sono stati rimossi i fortini abusivi dei cacciatori, e sono stati piantati 170 alberi.

I laghi sono balneabili e si può soggiornare in strutture interamente in legno e dotate di tutti i comfort, dalle suite e dalle tende galleggianti alle tende ubicate a bordo lago. C’è una spa con vasche idromassaggio e la possibilità di lezioni di barca a vela, di equitazione, di cable wakeboard, tipo di sci nautico che si pratica con la tavola da snowboard e un cavo che traina, in quanto tutto, ai Laghi Nabi, è ecosostenibile; anche i percorsi, basta pensare alla pista luminescente, prima in Italia, formata da pietrine che si caricano con la luce solare e alla sera si illuminano, risparmiando così energia elettrica e riducendo l’impatto ambientale.