KIEV - La saga iniziata alla fine del mese scorso con l’approvazione di una riforma legislativa, poi revocata, che aveva privato le Agenzie anticorruzione ucraine della loro autonomia, entra in un nuovo capitolo: lo smantellamento, compiuto proprio grazie a queste strutture, di un sistema di corruzione ad alto livello legato all’acquisto di equipaggiamento militare.
Secondo l’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu), il sistema scoperto dai suoi investigatori gonfiava i prezzi per l’acquisto di droni e sistemi di difesa aerea con fondi pubblici, a vantaggio dei soggetti coinvolti.
Quattro persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini sulla “corruzione su larga scala”. Tra i sospettati figurano un deputato del partito del presidente Volodymyr Zelensky e membri della Guardia Nazionale ucraina.
In un raro incontro tra Zelensky, i vertici di Nabu e della Procura speciale anticorruzione (Sap), che ha partecipato all’operazione, il presidente ucraino ha chiesto tolleranza zero per tali crimini.
Zelensky ha anche difeso la legge, da lui proposta e approvata dal Parlamento giovedì scorso, per ripristinare l’indipendenza delle agenzie anticorruzione, da lui stesso in precedenza ridimensionata. Accusato di voler proteggere figure del suo entourage, Zelensky è tornato sui propri passi dopo proteste di piazza e critiche da Bruxelles, per una mossa che rischiava di minare il percorso di riforme per l’adesione alla Ue.
La creazione di Nabu e Sap è stata un requisito imposto dalla Commissione europea e dal Fondo monetario internazionale nel 2014, per agevolare l’allentamento delle restrizioni sui visti. Nel 2022 a Kiev è stato concesso lo status di Paese candidato, consentendo alla Repubblica ex sovietica di avvicinarsi all’Occidente.
Quando Yanukovich fuggì dalla sua tenuta vicino a Kiev, durante le proteste di Euromaidan nel 2014, tra i simboli ostentati di ricchezza lasciati c’era un fermacarte in oro a forma di pagnotta: diventò il simbolo del clientelismo che la rivolta voleva sradicare. Da allora, c’è stato uno sforzo per rendere lo Stato più trasparente e responsabile.
Una riforma sanitaria ha garantito stipendi più alti ai medici, riducendo le tangenti. Il governo ha introdotto maggiore trasparenza negli appalti sanitari. Kiev ha adottato pratiche occidentali per le ammissioni universitarie, vietando mazzette grazie a un sistema di gestione dei test. Anche la polizia stradale è stata riformata e molte pratiche si possono gestire online, limitando la piccola concussione.
Ma la corruzione continua a colpire le Forze armate. Scandali recenti riguardano giubbotti antiproiettile difettosi, contratti di uova a prezzi esorbitanti e tangenti per eludere la leva.
Anche il sistema giudiziario resta vulnerabile. Con miliardi di fondi statali, molti funzionari trovano occasioni per arricchirsi. Numerosi procuratori hanno pagato tangenti per falsi certificati di invalidità e pensioni maggiorate.
La corruzione è difficile da sradicare perché l’Ucraina ha una grande economia informale e una cultura diffusa di evasione fiscale. Secondo un sondaggio del Kyiv International Institute of Sociology (Kiis), commissionato dall’Usaid prima dello smantellamento voluto da Donald Trump, il conflitto è indicato come sfida prioritaria dal 95% degli intervistati, la corruzione dal 92%.