Jean-Yves Le Drian, ministro degli Esteri francese, ha confermato ieri la decisione, che porta a due obiettivi: quello di contribuire a ridefinire le future relazioni con l’Australia e quello di difendere con fermezza gli interessi francesi nei passaggi successivi alla decisione dell’Australia di porre termine all’accordo.

L’annuncio della sigla del patto di difesa AUKUS, tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia aveva coinciso con il ritiro di quest’ultima dal contratto firmato nel 2016 dal governo Turnbull per l’acquisizione di dodici sottomarini dall’azienda francese Naval Group.

Il governo francese reagì alla decisione dell’Australia di abbandonare il progetto richiamando il suo ambasciatore a Canberra, ed anche quello a Washington, in relazione al nuovo accordo tra Scott Morrison e Joe Biden che porterà alla costruzione di otto sommergibili a propulsione nucleare per l’Australia.

All’epoca, Le Drain descrisse la decisione dell’Australia di ritirarsi dall’accordo come “una pugnalata alle spalle” della Francia.

Il mese scorso, dopo una telefonata con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron aveva accettato far ritornare al suo posto il suo ambasciatore a Washington.

Macron prese con evidente irritazione l’annuncio del patto AUKUS: “Gli Stati Uniti sono grandi amici ed alleati storici in termini di valori condivisi, ma dobbiamo prendere atto che da oltre 10 anni gli americani si stanno concentrando per prima cosa su se stessi e che hanno reindirizzato i loro interessi strategici verso la Cina e verso la Regione Indo-Pacifico. Dobbiamo, come europei, fare la nostra parte e provvedere alla nostra stessa protezione”.

Le Drian ha affermato che Parigi ha completamente rivisto le sue relazioni bilaterali con l’Australia, dato che l’accordo sui sottomarini faceva parte di una strategia più ampia: “Ripartire da zero nelle nostre relazioni bilaterali non avrà alcun impatto sulla nostra determinazione a rimanere impegnati nel Pacifico”.

La diplomazia australiana con una nota aveva espresso rammarico alla decisione del Quai d’Orsay di richiamare il proprio ambasciatore, essendo l’Australia da sempre favorevole a conservare gli ottimi rapporti con la Francia, con la quale intende continuare la cooperazione su molteplici questioni tra le quali quelle concernenti la regione Indo-Pacifico.