MELBOURNE - Il primo assaggio di cultura italiana per Emily McPhee è arrivato attraverso il cibo: le ricette italiane non sono mai mancate in famiglia. L’amore per la lingua, invece, è cresciuto nel tempo: alle elementari ha imparato le prime parole, ma è stato all’Anno 7 presso la St Michael’s Grammar School che, grazie a Teresa Massaro, sua insegnante dell’epoca, ne ha apprezzato la musicalità e ha deciso di non lasciarlo più.

“Vedere che riuscivo bene mi ha dato una grande motivazione: più notavo i miei progressi e più avevo voglia di imparare”, ha ricordato.

Il viaggio studio in Italia durante l’Anno 11 ha poi rappresentato una pietra miliare della sua esperienza linguistica, con uno scambio di tre mesi a Concorezzo, a mezz’ora da Milano. “È un piccolo paesino; io andavo a scuola lì vicino, a Vimercate. Sono stata molto fortunata a essere ospitata da una famiglia meravigliosa, con tre figli e con una delle mie ‘sorelle’, Alice, siamo ancora in contatto, tanto che vado a trovarli durante il mio prossimo viaggio”.

Emily è infatti partita da poco per un viaggio attraverso l’Europa, che la porterà a passare per la Penisola italiana in un percorso che terminerà a Oxford, dove frequenterà l’università. Di quella prima volta in Italia, Emily serba un ricordo bellissimo, ma anche la consapevolezza delle differenze culturali con cui ha dovuto confrontarsi: “Il sistema scolastico italiano e quello australiano sono molto diversi, ma è proprio grazie al tempo trascorso sui banchi che sono riuscita a migliorare la mia capacità linguistica”, ha sottolineato.

L’italiano era l’unica lingua che aveva in comune con i suoi compagni di classe, tutti stranieri: “Nessuno mi parlava in inglese e per me è stato interessante fare amicizia in un’altra lingua, capire l’umorismo, provare a esprimere la mia personalità”.

Emily poi ha ricordato divertita come “tutti fossero spaventati dagli insetti e dagli animali in generale: una volta la scuola ha chiuso per una settimana perché avevano trovato un topolino o, quando entrava una mosca in classe, tutti si mobilitavano per mandarla fuori dalla finestra”, ha commentato sorridendo.

Una volta rientrata da quel viaggio è tornata in Italia poco dopo anche con la sua famiglia, per una vacanza già programmata e, l’insieme di quei mesi trascorsi immersa nella lingua, le ha dato la motivazione per prepararsi al meglio per l’esame dell’Anno 12.

“Io e la mia amica Lucy ci chiamavamo tutte le sere per esercitarci nella parte orale e l’abbiamo fatto per tutto il trimestre prima degli esami - ha raccontato -. Parlavamo per circa 10 minuti a testa, ci facevamo tutte le domande che avrebbero potuto farci all’esame e alla fine ci chiedevamo anche le cose più assurde, per essere pronte a tutto. È stato bello e ci ha aiutato ad arrivare al giorno dell’orale meno spaventate”.

Questa studentessa non ha ottenuto solo un ottimo risultato in italiano, ma un voto di maturità tra i più alti della scuola, che le ha permesso di essere inserita tra un gruppo ristretto di studenti, l’1%, che rappresenta l’eccellenza dello Stato del Victoria.

Un risultato eccezionale, confermato dal fatto che una delle università più prestigiose al mondo, quella di Oxford, l’ha selezionata per studiare Filosofia e Letteratura italiana.

“Ho sempre desiderato studiare all’estero, per poter fare un lavoro che mi desse una prospettiva globale - ha spiegato -. Le mie passioni sono il giornalismo, gli affari esteri e l’ambito delle organizzazioni internazionali. Visto che l’Australia è molto isolata, ho cercato un modo per viaggiare e avere accesso a una serie di opportunità che altrimenti non avrei avuto. Quando ho visitato la pagina web dell’Università di Oxford e ho visto che i loro corsi avevano tutto quello che volevo, inclusa la possibilità di continuare a studiare italiano, non ho esitato, anche perché per il terzo anno è prevista la possibilità di uno scambio in Italia”.

Emily ha affrontato un processo di selezione impegnativo e particolarmente competitivo, che le ha dato la spinta a non demordere e studiare molto seriamente per gli esami di maturità:

“L’idea di entrare a Oxford è stata una grande motivazione per me nell'Anno 12, sapendo che avevo un obiettivo più grande. Per essere accettata ho dovuto scrivere un testo dove mi presentavo, parlavo dei miei interessi personali fuori dalla classe e cosa avevo fatto per migliorare e approfondire le materie che stavo studiando. Ho poi fatto un test di ammissione che ha valutato le mie conoscenze di grammatica italiana e filosofia. Poi chiaramente hanno preso in considerazione i voti e le mie referenze. Dopo aver superato questa prima fase della selezione, ho fatto un colloquio di italiano e uno di filosofia”, ha ricordato con soddisfazione. 

Una ragazza con le idee chiare, che vede un futuro nel giornalismo e non ha dubbi che l’italiano e la filosofia le daranno gli strumenti intellettuali per affrontare le sfide professionali e personali: “Avrò una maggiore consapevolezza di cosa significhi vivere in una società diversa; mi aprirà alle altre culture aiutandomi a interfacciarmi con persone di tutto il mondo”.