L’emozione era palpabile tra i membri della comunità italiana durante l’incontro del 22 gennaio scorso presso l’ Italian Forum Cultural Centre di Leichhardt, a Sydney. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha incontrato rappresentanti delle associazioni locali e della comunità per aggiornare sull’impiego dei fondi raccolti anni fa per il terremoto che devastò il territorio abruzzese nel 2009.

“Era come aiutare la nostra terra anche da così lontano. Abbiamo perso tanto, ma il nostro legame con l’Italia è rimasto vivo”, hanno raccontato con emozione Pina D’Accione-Kavo ed Elisa Bonacic, emigrate dall’Abruzzo negli anni ’50 e tra le prime a contribuire alla raccolta fondi. Questo spirito di solidarietà ha spinto migliaia di italiani in Australia a unirsi per sostenere la ricostruzione.

La cifra raccolta è stata straordinaria: 4 milioni di dollari australiani, di cui un milione donato direttamente dal governo australiano. Ora, a distanza di 14 anni, quei fondi stanno finalmente per trasformarsi in un simbolo concreto di rinascita.
Il sindaco Biondi, accompagnato dal vicepresidente della Fondazione Carispaq, Pierluigi Panunzi, e dal segretario generale David Iagnemma, ha intrapreso una missione in Australia per ringraziare la comunità italo-australiana e il governo per il loro straordinario contributo.

La missione, oltre a questa di Sydney, ha incluso tappe a Melbourne e Hobart, dove il sindaco ha partecipato a incontri istituzionali e comunitari. L’obiettivo principale era condividere gli aggiornamenti sul progetto di restauro della Torre Civica di Palazzo Margherita, simbolo storico e culturale dell’Aquila.  “La Torre rappresenta il cuore della nostra città, non solo dal punto di vista storico e architettonico, ma anche come simbolo della sovranità popolare”, ha dichiarato Biondi, enfatizzando l’importanza del progetto.
E a Sydney, l’incontro organizzato dal Com.It.Es locale in collaborazione con il Co.As.It., è stato un momento speciale per la comunità.

Le associazioni locali, come il Coro D’Abruzzo e l’Associazione Abruzzesi NSW, hanno partecipato con entusiasmo, dimostrando un forte legame mai estinto con la propria terra d’origine. “Grazie a voi, oggi possiamo parlare di un progetto concreto e significativo, che porterà per sempre il nome degli italiani d’Australia”, ha sottolineato il primo cittadino, accolto dal presidente del Com.It.Es., Luigi Di Martino.

La serata ha rappresentato un’occasione non solo per condividere aggiornamenti, ma anche per riconoscere il ruolo fondamentale che la comunità italo-australiana ha avuto nel mantenere viva la memoria e il legame con il capoluogo abruzzese e l’incredibile lavoro di squadra e di solidarietà che ha coinvolto gli italiani all’estero.
Il restauro della Torre Civica, costruita nel XIII secolo e gravemente danneggiata dal terremoto, rappresenta una delle iniziative più simboliche per la rinascita della città.

Gli interventi previsti includono il consolidamento sismico, il rafforzamento strutturale delle murature e la separazione dal Palazzo Margherita per garantire una maggiore sicurezza.

“Entro il 15 marzo sarà presentato il progetto esecutivo. Tutti i test sono stati completati e i lavori verranno affidati entro giugno. Da quella data, serviranno dai 18 ai 24 mesi per il completamento”, ha spiegato Iagnemma durante la presentazione.

Per garantire la precisione e il rispetto dell’autenticità storica, saranno utilizzate tecnologie avanzate come rilievi laser scanner e droni. Una volta terminati i lavori, la Torre tornerà a custodire la Bolla del Perdono di Papa Celestino V, emanata nel 1294, simbolo spirituale e storico di grande valore per L’Aquila.
Il completamento del restauro è previsto per il 2027, un anno significativo che coinciderà con il trentennale del gemellaggio tra la città abruzzese e Hobart. Questo progetto si inserisce in un piano più ampio di rilancio culturale de L’Aquila, recentemente designata Capitale Italiana della Cultura 2026. Il riconoscimento di Capitale della Cultura celebra il patrimonio artistico della città e rende ancora più significativo l’impegno della comunità italo-australiana nel sostenerne la rinascita. “Non sarà solo un restauro architettonico, ma un simbolo del nostro riscatto culturale e della resilienza della nostra comunità,” ha spiegato Biondi. “La generosità degli italiani d’Australia è un esempio straordinario di solidarietà e amore per le proprie radici - ha concluso il primo cittadino -. Ripartiamo da questa missione arricchiti umanamente, portando con noi i sorrisi, i racconti e l’affetto di una comunità che dimostra quanto la distanza non possa spezzare i legami con la propria terra. La Torre Civica sarà per sempre un simbolo del legame indissolubile tra L’Aquila e l’Australia”.