In tema di donne e femminismo, fino al 28 marzo la Rogue Pop-Up Gallery ospita un’esposizione dedicata a Eleonora Pasti, un’artista dal background culturale e accademico ricco e variegato.
Eleonora è un’artista tessile, utilizza cioè fibre e materiali tessili come strumento principale per la sua espressione artistica, “Mia nonna era una sarta e mamma una ballerina, spesso nonna creava dei vestiti per mia madre. Fin da piccola ho sempre avuto la passione per il cucito e questo era un modo per stare con loro, creando le mie bambole di pezza”, dice Eleonora, ripensando alla sua infanzia.
Nata a Riva del Garda, da madre inglese e padre bolognese, la vita di Eleonora è un intreccio di esperienze internazionali: dal DAMS di Bologna, alla sua vita in Lussemburgo come madre e moglie di un funzionario europeo, fino ai recenti anni trascorsi a Parigi e, infine, il trasferimento in Australia nel 2021.
La mostra, visibile alla Rogue Pop-Up Gallery di Redfern, riflette il viaggio di Eleonora non solo attraverso spazi geografici ma anche attraverso il profondo percorso personale e artistico che l’ha vista emergere da una grossa crisi esistenziale per abbracciare pienamente la sua vocazione artistica.
Formatasi al DAMS, acronimo di Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, un corso di laurea offerto dall’Università di Bologna, una delle più antiche e prestigiose istituzioni accademiche al mondo, ha studiato sotto la guida di grandi intellettuali come Umberto Eco.
Non c’è da stupirsi allora che Eleonora attribuisca alla semiotica un ruolo cruciale nel suo approccio all’arte e all’attivismo.
Questa disciplina, si occupa di come i significati vengono costruiti e compresi attraverso vari tipi di segni, simboli, testi e immagini e le ha fornito gli strumenti per decifrare e costruire stratificazioni di significato nelle sue opere, permettendole di comunicare con un’efficacia e una grande profondità.
Attraverso la semiotica, Eleonora esplora e contestualizza il suo lavoro, trasformandolo in un potente veicolo di messaggi e riflessioni sociali.
La creatività di Eleonora si esprime in opere che sono intrise di storie personali e collettive.
Utilizzando materiali quotidiani e personali, come le vecchie coperte per realizzare la scultura che ha chiamato “Tabia” o fili di cotone e lana per i gusci d’uovo nel suo progetto sulla riparazione delle ferite, l’artista trasforma l’ordinario in straordinario, elevando oggetti di uso comune a simboli di tematiche universali come il femminismo, la comunità e il processo di guarigione personale.
Eleonora vede nell’arte un mezzo indispensabile per il cambiamento sociale e l’attivismo. Attraverso l’uso dell’ironia e la capacità di affrontare temi scomodi, crede fermamente che l’arte possa raggiungere il pubblico in modo più diretto ed efficace, innescando riflessioni e dibattiti necessari per la trasformazione sociale.
Identificandosi come “artivista”, Eleonora incorpora nel suo processo creativo una forte componente di protesta e dichiarazione di libertà.
Molte delle sue opere rappresentano non solo una celebrazione del corpo femminile libero da costrizioni estetiche, ma anche un invito alla riflessione sulle norme sociali oppressive.
La mostra alla Rogue Pop-Up Gallery offre una finestra sul mondo di Eleonora Pasti, un’artista che con le sue opere invita a una riflessione profonda su temi di attualità, dimostrando come l’arte possa essere un veicolo potente di espressione personale e cambiamento sociale.