Sarah Carli ha speso anni a progettare un assalto al circuito europeo di atletica leggera. Dal momento in cui si è qualificata per le semifinali dei 400 metri ostacoli ai Campionati del Mondo del 2019, la talentuosa atleta originaria di Wollongong ha avuto la certezza di potersi confrontare con l’élite di questa disciplina. Tali opportunità per le corse di alto livello sono limitate in Australia, la nazione non ha la profondità mostrata in America e in Europa. 

Le circostanze, tuttavia, negli ultimi anni hanno cospirato contro Carli. Il COVID-19 ha impedito alla 27enne di viaggiare in Europa nel 2020. Dodici mesi dopo, un grave infortunio subito in palestra ha quasi fatto deragliare del tutto la sua campagna olimpica. Improvvisamente i piani esistenti sono stati frettolosamente messi in archivio. Alla fine, Carli è riuscita a qualificarsi per le Olimpiadi, dove però si è presentata ben al di sotto delle sue possibilità. Finalmente le stelle si sono allineate quest’anno Carli è determinata a far girare la testa a più di qualcuno in Europa. 

“Sarà la mia più grande stagione all’estero - ha assicurato -. Questo è ciò per cui mi sono allenata e ho voluto essere nel circuito internazionale per tutta la mia carriera. Ho fatto tutto il possibile in Australia e so che se voglio fare il passo successivo come atleta, ho bisogno di gareggiare con ragazze più brave di me”. Europa all’inizio del prossimo mese e un’ultima casella da spuntare in Australia prima di decollare oltreoceano.

L’ostacolista gareggerà l’8 giugno ai Campionati dell’Oceania a Mackay nei 400, ma l’obiettivo è correre ai Campionati del Mondo e ai Giochi del Commonwealth. Alla rassegna oceanica Carli correrà anche nella staffetta 4x400m, dove spera di prenotare un posto nella squadra femminile australiana per i Giochi del Commonwealth di Birmingham. Raggiungere il tempo di qualificazione alleggerirà la pressione dirigendosi verso la Finlandia. In una conferenza stampa ha dichiarato: “Il mio manager ha un gruppo di atleti che staranno insieme, quindi non sarò da sola. Non vedo l’ora di diventare un’atleta a tempo pieno cosa che penso sia davvero importante, e non vedo l’ora di vivere lo stile di vita da atleta”.