BRISBANE - Secondo il Powering Skills Organisation (PSO), nel 2024 sarebbero serviti almeno 22mila apprendisti in più, soprattutto elettricisti e tecnici specializzati, per mantenere la filiera della formazione allineata alle esigenze future.

Il rapporto diffuso dall’organizzazione, sostenuta dal governo, segnala che entro il 2030 saranno necessari 42mila nuovi lavoratori nei settori dell’energia, del gas e delle rinnovabili, cifra che fino a poco tempo fa appariva ottimistica ma che ora viene considerata inevitabile. Per raggiungere tale obiettivo, il numero di apprendisti in formazione sarebbe dovuto crescere del 40 per cento lo scorso anno, passando da 55mila a 77mila.

La CEO del PSO, Anthea Middleton, ha sottolineato come il nodo principale sia convincere i datori di lavoro a investire nei giovani. “Tutti vogliono assumere un elettricista già formato, ma pochi vogliono formarlo”, ha osservato, evidenziando che i costi della formazione gravano soprattutto sulle piccole imprese. Spesso, dopo i primi anni di apprendistato, gli studenti vengono attratti dalle grandi aziende, lasciando le piccole senza benefici concreti.

Altri ostacoli riguardano i ritardi nelle sessioni di formazione in aula e la carenza di insegnanti qualificati. Per superare questi colli di bottiglia, il PSO propone un registro nazionale per gli aspiranti apprendisti, maggiori investimenti nelle strutture formative e l’imposizione di quote di apprendistato obbligatorie nei grandi progetti energetici, in modo da responsabilizzare anche le grandi imprese.

Middleton si è detta “ottimista ma con urgenza”, ribadendo che serve una visione condivisa tra Stati, Territori e governo federale sulle politiche energetiche e di sistema.

Il ministro federale per le Competenze e la formazione, Andrew Giles, presenterà il rapporto a Canberra, ricordando che sono già disponibili incentivi fino a 10mila dollari per apprendisti e programmi nazionali di sostegno. “Solo lavorando insieme – governi, industria, sindacati e comunità – potremo garantire la forza lavoro necessaria a sostenere la transizione energetica”.