CANBERRA - Il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha annunciato l’intenzione di escludere l’Australia da questa sezione del disegno di legge denominato la “big, beautiful bill”, dopo aver ottenuto un’esenzione dalle regole fiscali multinazionali.

Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha accolto con soddisfazione la decisione, affermando: “È una notizia molto positiva per gli australiani. Ringrazio nuovamente il segretario al Tesoro per il tempo dedicatomi questa settimana, in cui ho potuto sollevare direttamente le nostre preoccupazioni”.

Sebbene l’Australia non fosse l’obiettivo principale della misura, che mira soprattutto all’Unione Europea, la proposta del governo australiano di tassare le piattaforme social che non pagano per le notizie rischiava di rientrare tra le “politiche discriminatorie” individuate dalla legislazione statunitense. Durante il recente G7, il rappresentante commerciale Usa, Jamieson Greer, aveva espresso al primo ministro Anthony Albanese le sue perplessità per questa misura.

La tassa avrebbe potuto danneggiare in larga misura i fondi pensione australiani investiti negli Stati Uniti. “Non vogliamo che i nostri investitori siano trattati in modo ingiusto”, aveva dichiarato Chalmers.

Tuttavia, Bessent ha avvertito che gli Stati Uniti rimarranno vigili contro “tasse straniere discriminatorie”. Intanto, Trump ha minacciato la Spagna con dazi più alti se non innalzerà le spese per la difesa, un precedente che potrebbe toccare anche l’Australia. Albanese ha ribadito che in merito Canberra prenderà decisioni autonome nell’interesse nazionale.