VIENNA - Wie geht es weiter? (‘Cosa succederà dopo?’). È la domanda che, tra ieri sera e stamattina, sta andando per la maggiore tra i nove Länder austriaci dopo le annunciate dimissioni del cancelliere Karl Nehammer e il suo addio anche dalla guida dell’OeVP (Partito Popolare Austriaco). In queste ore la direzione sta facendo un punto della situazione anche per individuare un nuovo leader.
Tra i diversi nomi papabili per il successore di Nehammer, ci sono la ministra Karoline Edtstadler, il segretario generale della Camera di commercio, Wolfgang Hattmannsdorfer, che per molti anni governò l’Alta Austria con la FPOe, e lo stesso ex cancelliere Sebastian Kurz. Quest’ultimo, stando al quotidiano conservatore Kurier, non sarebbe più disponibile. Si parla anche di un presidente della OeVP ad interim, per il quale si fa il nome dell’attuale segretario generale Christian Stocker.
La situazione in Austria non è delle migliori, un 2025 che per la politica interna è iniziato con un forte botto. Dopo quasi 100 giorni di colloqui quella che poteva essere la coalizione tripartitica, in meno di 24 ore, prima i Neos (Nuova Austria e Forum Liberale) hanno gettato la spugna, e poi OeVP e SPOe (i socialdemocratici) hanno chiuso a ogni possibile accordo e, quindi, a proseguire i negoziati.
La leader di Neos, Beate Meinl-Reisinger ha spiegato che i punti critici con OeVP e SPOe erano, pensioni, federalismo, consolidamento del bilancio, istruzione.
In Austria si fa sempre più insistente l’ipotesi di nuove elezioni: c’è chi stima la tempistica per nuove votazioni nazionali nella data del 4 maggio.
Il Presidente della Repubblica dell’Austria, Alexander Van der Bellen, ha conferito oggi a Herbert Kickl, leader del partito populista di estrema destra Fpo (Partito della Libertà d'Austria, di estrema destra), il mandato per formare un nuovo governo. La decisione arriva dopo mesi di stallo politico e incertezze e la rottura delle trattative da parte dei partiti istituzionali per formare una maggioranza che isolasse proprio il Fpo, arrivato primo nelle elezioni di ottobre.