RAMALLAH - L’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) ha annunciato la sospensione delle trasmissioni dell’emittente del Qatar Al Jazeera in Cisgiordania.  

Stando a quanto riferito dall’agenzia di stampa palestinese Wafa, la decisione del Comitato ministeriale palestinese, composto da rappresentanti dei ministeri della Cultura, degli Interni e delle Telecomunicazioni, è stata adottata “a causa delle ripetute violazioni delle leggi e dei regolamenti palestinesi da parte di Al Jazeera”. 

Le autorità hanno accusato la rete di trasmettere contenuti di incitamento, di diffondere disinformazione e di interferire negli affari interni palestinesi, alimentando divisione e instabilità, ha spiegato l’agenzia. 

L’emittente del Qatar, dal canto suo, ricorda che nei mesi scorsi erano stati già l’esercito e il governo di Tel Aviv a sospendere le sue trasmissioni sia in Israele, sia nei territori occupati.  

“Il divieto militare israeliano in Cisgiordania non è stato rinnovato, ma l’Anp ha deciso di prendere in mano la situazione e di bandire la rete”, ha scritto Al Jazeera. 

Secondo l’analista politico dell’emittente, Marwan Bishara, la decisione dell’Anp non sorprende, data la copertura critica di Al Jazeera degli scontri, ancora in corso, tra le forze governative e i gruppi armati palestinesi nel campo profughi di Jenin. 

La rete qatarina ha denunciato la decisione affermando, in una nota, che considera questa decisione un tentativo di dissuadere il canale dal coprire gli eventi in rapida escalation che si stanno verificando nei territori occupati.  

Al Jazeera ha invitato l’Anp a ritirare e annullare immediatamente la decisione e a consentire alle proprie troupe di lavorare liberamente dalla Cisgiordania, “senza minacce o intimidazioni”. 

La rete sottolinea quindi che, per quanto possibile, continuerà il suo lavoro sul campo. “Questa decisione non la distoglierà dal proprio impegno a fornire una copertura professionale di eventi e sviluppi”, si legge nella nota.