Il salone del Vizzini Social Club si è vestito a festa, tra decorazioni scintillanti e graziosi centrotavola natalizi, per accogliere circa 300 persone riunite per il pranzo di Natale del Lazio Social Club. Un evento ben riuscito, specchio di una collaborazione sempre più solida tra associazioni regionali, confermata dalla presenza di soci e presidenti di altri club, seduti fianco a fianco.

A scandire il ritmo della giornata, la musica allegra e mai monotona dei Max&99, capace, come di consueto, di trascinare in pista anche i più timidi. Un repertorio vario, ben calibrato, con incursioni nella musica italiana contemporanea – Annalisa compresa – che ha accompagnato l’intera giornata senza mai sovrastarla, lasciando spazio alle chiacchiere e ai brindisi.

Ma il cuore pulsante dell’evento, quello che ha davvero messo tutti d’accordo, è stato il menù. Ricco, generoso, profondamente legato alla tradizione. Dall’antipasto alla pasta al ragù, con un sugo denso e profumato, fino al pollo alla cacciatora, tenero e saporito, contorni ben eseguiti e un gustosissimo dolce finale. Una sequenza prelibata, capace di raccontare, piatto dopo piatto, un’idea precisa di cucina come identità.

Nel pomeriggio, spazio anche al divertimento con una lotteria particolarmente ricca, offerta dal Lazio Social Club. A spiccare, come fiore all’occhiello, un intero prosciutto donato generosamente dal signor Rocco.

Il presidente del Lazio Social Club Claudio Tolli ha sottolineato i numeri e il percorso del sodalizio: “Oggi celebriamo il Natale. Ci sono più o meno 230 persone, più la banda”. Un club che affonda le radici lontano nel tempo e nella comunità romana, quando ancora si chiamava Roma Social Club, e che ha saputo crescere e rinnovarsi mantenendo saldo il legame con le proprie origini. Tolli ne è una presenza costante sin dagli albori, punto di riferimento per intere generazioni di soci. Inevitabile parlare con lui di cucina: “Quella romana non la batte nessuno, mi dispiace. Il piatto preferito? La pasta fatta in casa e l’ossobuco. E, ovviamente, i maritozzi con la panna”. Poi uno sguardo avanti: “Questo è l’ultimo evento dell’anno. A febbraio, il 15, facciamo gli spaghetti con le cozze, per ripartire in bellezza”.

Soddisfatto anche il presidente del Vizzini Social Club, che non ha nascosto l’entusiasmo: “Questa giornata sta andando benissimo. Spero che tutti si stiano divertendo e che mangino tanto, così tornano a casa soddisfatti!”. Poi una riflessione che va oltre il pranzo: “La cucina italiana è fatta di tradizioni. È gusto, è convivialità. Per noi mangiare è un momento di incontro, non è solo nutrirsi come spesso accade qui in Australia. Il cibo è un’arte, soprattutto per noi siciliani”.

Sulle stesse corde John Fisicchia, membro del comitato del Vizzini Social Club, che ha parlato dei piatti del cuore: “Ce ne sono tanti, è difficile sceglierne uno. Direi i cavatelli, che sono davvero speciali. È una tradizione che portiamo avanti ogni anno”. Il sodalizo vanta deliziose feste, come quella annuale della ricotta. E poi ancora scacciate, impanate e arancini. “Portiamo avanti le tradizioni siciliane", ha aggiunto Fisicchia. Alla domanda finale non ha dubbi: “Piatto preferito? La pasta alla Norma. E poi il pesce, che è un pasto tradizionale siciliano, va bene a tutti. In generale, per me la cucina italiana è una delle migliori al mondo. Davvero, non c’è alcun dubbio”, ha concluso.

Presente anche il comitato del Monte Lauro Social Club. “Facciamo parte del Comitato da 25 anni. Siamo qui perché il presidente è stato invitato e ha voluto che venissimo tutti a festeggiare insieme – ha spiegato Enza Gissara, membro del comitato –. È un momento di convivialità che condividiamo volentieri”. Gissara, accompagnata dal marito Raimondo, ci ha raccontato il suo amore per la cucina italiana e per il “fare tutto in casa” seguendo le ricette e la tradizione.

Dalla platea sono arrivate voci che hanno raccontato quanto il cibo nostrano sia parte imprescindibile della nostra cultura. Antonio Barrese, presidente del Circolo pensionati di Essendon, ha sintetizzato così: “Per me la cucina italiana sono gli spaghetti alla Norma, per la salsa e per gli ingredienti semplici ma ricchi di gusto”. Salvatore Caserta  è andato invece sul personale: “La cucina italiana è la migliore del mondo. Mi ricorda quando cucinavano i nonni, quei momenti in famiglia. Il mio piatto preferito è la parmigiana”. Mentre per Vito Marino il piatto  preferito è la lasagna. “Per me la cucina italiana è tutto, è la vita, è la gioia di stare assieme” ha aggiunto. Gli ha fatto eco Lorenzo Giacobbe: “Io mangio solo italiano, al cento per cento. Per me resta sempre il cibo più genuino". E Vittoria Rocco, originaria di Aprilia (provincia di Latina), ha riassunto lo spirito della giornata: “Mangiare bene è fondamentale. Non è solo nutrirsi, è stare insieme. Io preparo tutto in casa. I cannoli li faccio io, e sono tutta un’altra cosa”.

L’ottima riuscita dell’evento ha confermato l’efficacia del lavoro del comitato del Lazio Social Club e, in particolare, l’impegno di Anna Tolli, moglie del presidente, che da settimane ha seguito e coordinato con attenzione l’organizzazione dell’iniziativa.