L’Italia è il Paese che ha vinto più Accademy Awards al miglior film straniero aggiudicandosi ben 11 statuette.

Sono numerosi gli attori e le attrici italiani che hanno portato a casa la statuetta, ma non solo…

L’Italia ha hanno ottenuto il riconoscimento più importante del cinema in tante altre categorie.

Nel mese dedicato alla donna, rendiamo omaggio a otto talentuose italiane che hanno vinto l'Oscar… e una che non l’ha mai vinto ma vanta un importante primato nella storia dei premi dell’Academy di Los Angeles.

Anna Magnani

Considerata tra le maggiori interpreti del cinema italiano, viene ricordata in modo particolare per la sua recitazione in Roma città aperta (1945)  di Roberto Rossellini.

L'Oscar però è arrivato qualche anno più tardi, nel 1955, con il film La rosa tatuata dove divideva lo schermo con Burt Lancaster. È stata la prima donna non madrelingua inglese a vincere il premio come miglior attrice protagonista. 

Sophia Loren

Forse la più famosa delle attrici italiane, riconosciuta in tutto il mondo per il suo grande talento e la sua bellezza, ha costruito una carriera piena di successi, che ancora porta avanti. L’ultimo film di cui è stata protagonista, La vita davanti a sé è del 2020.

Ha vinto l’Oscar come migliore attrice protagonista nel 1962 con La ciociara, e fu il primo vinto per l’interpretazione di un film in lingua straniera.

Nel 1991 l’Accademia le ha anche consegnato il premio alla carriera.

Milena Canonero

Grande costumista italiana, Canonero ha collaborato con Stanley Kubrick, Francis Ford e Sofia Coppola, Sydney Pollack, Roman Polanski e Wes Anderson.

Dalla sua creatività sono nati gli iconici indumenti dei drughi di L’ Arancia meccanica di Stanley Kubrick – travestimento di Halloween più popolare di sempre. Ha collaborato con il direttore anche per il film Barry Lyndon con cui vinse l’oscar ai miglior costumi.

Ha vinto anche con i bellissimi vestiti barocchi della Maria Antonietta adolescente del film di Sofia Coppola, che tra l’altro segnò la moda di tutto il 2007. 

Suoi anche gli uniformi in colori pastello che hanno coronato l’estetica del film Gran Hotel Budapest di Wes Anderson, consacrandolo come regista cult.

Francesca Squarciapino

Altra grande artista del costume, Francesca Squarciapino ha costruito la sua carriera lavorando inizialmente per il teatro e l’opera lirica. Le sue creazioni sono salite sui più importanti teatri del mondo, anche del Teatro Colón di Buenos Aires.

Ha vinto l’Oscar nel 1991 per i costumi del Cyrano de Bergerac interpretato da Gérard Depardieu.

Francesca Lo Schiavo

Questa scenografa ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta lavorando con importanti registi italiani come Liliana Cavani, Marco Ferreri, Federico Fellini e Dino Risi.

A Hollywood inizia a lavorare con il marito e socio Dante Ferretti per i grandi nomi del cinema, e dopo ben sette candidature, vince l’Oscar per le scenografie del film The Aviator di Martin Scorsese, ambientato negli anni Trenta.

Ottiene altre due statuette per il lavoro svolto nei film Sweeney Todd diretto da Tim Burton e Hugo Cabret, ancora con la regia di Scorsese.

Luciana Arrighi

Scenografa e costumista nata in Brasile da padre italiano e madre australiana, ha lavorato durante molti anni per la BBC, prima di passare al grande schermo.

Ha vinto l’Oscar nel 1992 per le scenografie di Casa Howard, che aveva come protagonisti Vanessa Redgrave, Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter ed Emma Thompson.

Gabriella Cristiani

Montatrice e regista italiana che ha vinto il premio Oscar nel 1988 per il montaggio del film L'ultimo imperatore di Bertolucci, regista con cui aveva sviluppato una lunga relazione di lavoro, collaborando a molti film tra cui Ultimo tango a Parigi, Novecento e Il tè nel deserto.

Come regista, ha realizzato il film indipendente Ladies Room (1999) e il documentario Desert Roses (1999), sulle riprese di Il tè nel deserto.

Gabriella Pescucci

Nota per il rigoroso lavoro di ricostruzione storica, Pescucci ha lavorato principalmente per spettacoli di opera lirica. 

Ha vinto l’Oscar per i costumi di L'età dell'Innocenza, film di Scorsese ambientato nell’Ottocento, nel quale Michelle Pfeiffer interpreta l’elegante contessa Olenska, sempre avvolta in abiti stupendi.

Ha lavorato anche con Fellini per La città delle donne, con Tim Burton per Charlie e la fabbrica di coccolato e con Jean-Jacques Annaud per Il nome della rosa, il film con Sean Connery ispirato al romanzo di Umberto Eco.

Lina Wertmuller

La Wertmuller è senza ombra di dubbio tra i più importanti registi del cinema italiano, ma purtroppo non ha mai vinto l'ambita statuetta.

È stata comunque premiata con l’Oscar alla carriera nel 2020 e vanta il primato come prima donna regista ad aver ricevuto una nomination con il film Pasqualino Settebellezze nel 1977.