BRISBANE - Secondo Albanese, questa misura permetterà alle famiglie di risparmiare il 30% (circa 4mila dollari) sull’installazione di una batteria per uso domestico. “Stiamo facendo il passo successivo nell’energia solare sui tetti - ha dichiarato il primo ministro -. L’energia solare sui tetti è una storia di successo tutta australiana. Ogni pannello solare nel mondo contiene idee e innovazioni australiane”.

Al momento, una famiglia su tre in Australia possiede pannelli solari, ma solo una su quaranta ha installato una batteria. “Le batterie cambiano completamente l’equazione - ha spiegato Albanese -. Ogni batteria installata riduce il prezzo dell’energia per tutti, abbassando la domanda nei momenti di picco”.

L’iniziativa rappresenta anche una mossa per riconquistare i seggi detenuti dai Verdi, soprattutto nel Queensland, lo Stato con il più alto tasso di adozione del solare.

Il piano, che diventerebbe attivo dal 1° luglio, prevede l’installazione di almeno un milione di nuove batterie entro il 2030. Albanese presenta l’incentivo non solo come una soluzione per l’ambiente, ma anche come un’azione concreta contro l’aumento del costo della vita, alleggerendo la pressione sulla rete elettrica nazionale.

Con questo investimento, il governo punta a rafforzare la transizione energetica del paese e a sostenere le famiglie, sfruttando al massimo il potenziale dell’energia solare australiana.

Non tutti gli australiani potranno trarre vantaggio dal programma. Secondo il rapporto Rooftop Solar: Paradise Lost, i proprietari di impianti solari sul tetto di casa stanno ottenendo vantaggi economici sproporzionati rispetto al valore reale dell’energia prodotta.

Lo studio rivela che chi possiede un impianto solare guadagna dalle 2 alle 4,5 volte di più rispetto al valore effettivo fornito alla rete elettrica. Questo squilibrio genera gravi conseguenze economiche per le famiglie che non hanno accesso a questa tecnologia fortemente sovvenzionata.

“Questi risparmi esagerati per i proprietari di impianti solari significano che le aziende della rete elettrica devono recuperare i costi da chi non possiede pannelli - ha spiegato Zoe Hilton, una degli autori del rapporto -. Il risultato è un aumento delle bollette per famiglie che non possono permettersi l’installazione del solare, come affittuari e residenti in appartamenti”.

A peggiorare la situazione, secondo il rapporto, si aggiungono anche i sussidi diretti del governo per l’energia solare, che aumentano ulteriormente il carico finanziario sulle famiglie che non dispongono del solare. Queste “sovvenzioni incrociate indirette” stanno diventando un tema centrale nel dibattito energetico australiano, sollevando interrogativi su equità e sostenibilità.