CANBERRA - Questa settimana, il governo federale porterà al voto due disegni di legge fondamentali messi a punto per offrire sostegno ai nuovi acquirenti di case e incentivare l’affitto a prezzi calmierati. Tuttavia, senza un accordo con i Verdi o con la Coalizione, entrambe le proposte hanno alte probabilità di venire bocciate.
Il programma Help to Buy prevede che il governo copra fino al 40% del costo di una casa, acquisendo una quota di proprietà riscattabile in seguito. Parallelamente, Build to Rent offre incentivi fiscali agli imprenditori edili per costruire appartamenti affittati a prezzi inferiori a quelli di mercato. Secondo il governo, questi programmi potrebbero aiutare 40mila nuovi acquirenti di case e creare decine di migliaia di nuove unità abitative in affitto a prezzi accessibili, alleviando la pressione sul mercato immobiliare.
Dopo il passaggio alla Camera, da mesi entrambe le proposte rimangono bloccate al Senato. La Coalizione le ha respinte categoricamente, mentre i Verdi, pur lasciando aperta la possibilità di un accordo, hanno avanzato condizioni che il governo ha ritenuto inaccettabili. Tra le richieste dei Verdi trovano posto la costruzione immediata di 25mila abitazioni, l’aumento, dal 10 al al 30%, della quota di alloggi a prezzi calmierati nei progetti Build to Rent e la rimozione dell’obbligo di riscattare la quota governativa di Help to Buy in caso di aumento del reddito dell’acquirente.
Nonostante il governo abbia vagliato le proposte, analisi tecniche di Treasury e Housing Australia hanno evidenziato problemi legali e costi proibitivi, stimati in oltre 20 miliardi di dollari in 25 anni. Un rapporto dello studio EY, commissionato dal Property Council, ha inoltre rilevato che aumentare la quota di alloggi accessibili al 30% renderebbe il modello economico impraticabile per gli imprenditori.
Il ministro per l’Edilizia abitativa, Clare O’Neil, ha accusato i Verdi di sfruttare la crisi degli alloggi a fini politici: “È ora che questa farsa finisca. Gli australiani sono in grave difficoltà abitativa e i Verdi devono smettere di collaborare con Peter Dutton per ritardare l’azione”.
Con le elezioni federali all’orizzonte, il governo spera di mettere pressione sui partiti, minacciando di fare campagna contro chi si opporrà ai sostegni per la casa, accusandolo di di essersi rifiutato di venire in soccorso degli australiani che si trovano alle prese con la crisi degli alloggi, tanto quelli da acquistare che quelli da affittare.