Sapessi amore mio come mi piace partire quando Milano dorme ancora vederla sonnecchiare e accorgermi che è bella prima che cominci a correre e ad urlare...”.
Il successo arriva nel 1982 con “Domenica Bestiale”, in gara al Festivalbar: la canzone diventa un tormentone estivo e Fabio Concato, al secolo Fabio Bruno Ernani Piccaluga, un nome arcinoto al grande pubblico, oltre a essere il titolo dell’album che contiene anche “Ti ricordo ancora”, “Tienimi dentro te”, “Rosalina”, “Guido piano” e la straordinaria “Fiore di maggio”: “Tu che sei nata dove c’è sempre il sole, sopra uno scoglio che ci si può tuffare, e quel sole ce l’hai dentro il cuore, sole di primavera, su quello scoglio in maggio è nato un fiore”.
Quell’anno “Domenica Bestiale” entra nella colonna sonora del film di Marco Risi “Vado a vivere da solo” con Jerry Calà e nel 2018 Concato la ricanterà in un cameo nel film di Paolo Sorrentino “Loro 1!”(2018), ma il brano è solo uno dei tantissimi successi del cantautore milanese che compie 70 anni e che ha segnato la musica italiana con il suo garbo, la sua ricchezza compositiva e la sua voce riconoscibilissima.
La sua vita in musica e la musica nella sua vita: figlio di un autore e chitarrista jazz e nipote di cantanti lirici, nelle sue canzoni racconta spesso di luoghi, persone ed emozioni vissute.
Il lago di “Domenica bestiale” è il luogo dove andava, innamoratissimo, con la moglie Elisabetta Panarese, con cui è sposato dal 1980; “Rosalina” era una compagna di giochi nella spiaggia di Viserba: una ragazza di 90 chili dalla bellezza speciale; “Fiore di maggio” è dedicata alla primogenita Carlotta e per Giulia, secondogenita, ha scritto il brano che porta il suo nome; “L’aggeggino” invece è Nina, la figlia di Carlotta.
Concato muove i suoi primi passi nella musica nel 1974 quando inizia a esibirsi al Derby di Milano con il gruppo cabarettistico “I Mormoranti”, per cui scrive testi e musiche. Il primo contratto è con l’etichetta Harmony e, tra le curiosità, c’è da sapere che Concato partecipa al coro della sigla della serie “Atlas Ufo Robot”. Dopo un altro album per la Harmony passa alla Philips, per la quale incide nel 1979 “Zio Tom”, il cui brano principale verrà poi ripreso nel 1990 anche da Mina. Il cantautore milanese partecipa al Festival di Sanremo due volte: nel 2001 con “Ciao ninìn”, canzone che farà da apripista all’album “Ballando con Chet Baker”, che mette in evidenza una virata verso le sonorità più spiccatamente jazz, e nel 2007 con “Oltre il giardino”, ispirata alle difficoltà di chi perde il lavoro a “cinquant’anni”. Duettando con Michele Zarrillo, la canzone ottiene un ottimo riscontro critico e permette la pubblicazione di un’antologia di successi in una veste ancora riarrangiata.
Nel 2010 incide il singolo “Amico mio” col giovane cantautore Giancarlo Di Muoio per raccogliere fondi in favore del Centro Ambrosiano per la Solidarietà di Milano, partecipa al nuovo album di Ana Flora, cantante brasiliana, con la quale esegue una versione carioca di “Rosalina”. Dopo il lancio dei due singoli “Tutto qua” e “Un trenino nel petto”, nel 2012, Concato pubblica, dopo 11 anni dal precedente, un nuovo album di inediti intitolato “Tutto qua”. Nel 2016 esce l’album “Non smetto di ascoltarti” in collaborazione con il pianista Julian Oliver Mazzariello e il trombettista Fabrizio Bosso, contenente cover di classici della musica italiana e brani dello stesso Concato in chiave jazz, mentre a maggio del 2017 pubblica Gigi, disco in cui rivisita alcuni suoi successi del passato con gli arrangiamenti di Paolo di Sabatino.
L’anno dopo riceve il premio Note da Oscar, per la sezione “canzoni nel cinema”, dal Festival Alessandro Cicognini.
Durante la pandemia COVID-19, il cantautore presenta il singolo “L’umarell” cantato in dialetto milanese. Nel dialetto bolognese, secondo il vocabolario Zanichelli, l’“umarell” è il classico vecchietto o pensionato che osserva i cantieri dispensando anche consigli, non richiesti, agli operai. La canzone è un omaggio alla sua Milano, città duramente colpita dal virus. L’artista ritira poi l’onorificenza Ambrogino d’oro per aver devoluto in beneficenza i proventi della sua canzone “L’umarell”.
Nel febbraio dell’anno scorso appare in un album tributo a Enzo Jannacci con il brano “Ventiventi” e vince il Premio Tenco, riconoscimento assegnato dal 1974 agli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Nella sua carriera ha pubblicato 125 brani scritti e cantati da lui e oltre 40 brani tra cover, duetti, versioni alternative e collaborazioni. Nel corso della sua carriera Concato ha collaborato e duettato con numerosi colleghi: Pierangelo Bertoli (“Chiama piano”), Josè Feliciano (“M’innamoro davvero”), Samuele Bersani (“Binario 3”) e Anna Oxa nel “Viceversa Tour”.
Concato ha anche portato sempre avanti un impegno nel sociale: con “051/222525” ha affrontato il tema delle violenze domestiche sui bambini e i proventi della vendita del disco sono stati devoluti al Telefono Azzurro.