Tre delle 50 spiagge più belle del mondo sono italiane: due in Sardegna, Cala Mariolu e Cala Goloritzè, e una in Sicilia, a Lampedusa, la spiaggia dei Conigli. E in Europa solo la Grecia può contare due spiagge in classifica. Lo certifica un sito specializzato che assegna il secondo posto a Cala Mariolu, il diciannovesimo a Cala Goloritzè, sulla stessa costa di Baunei, in Ogliastra, mentre la spiaggia dei Conigli si colloca alla posizione numero 50. Esulta il sindaco di Baunei, Stefano Monni, paese sulla costa ogliastrina che incanta per i paesaggi a picco sul mare, le spiagge di sabbia bianca e l’acqua cristallina quasi tutte raggiungibili solo dal mare e a numero chiuso. “Per Baunei si tratta di un importante riconoscimento che porta il Paese e le nostre spiagge alla ribalta mondiale. Per noi cresce sempre di più il dovere di salvaguardare queste spiagge come facciamo da tempo, essendo stati i precursori dell’esigenza di preservare un ecosistema da sogno ma al contempo fragile”. Da qualche anno l’amministrazione comunale ha introdotto il numero chiuso sui due arenili: a Cala Goloritzè, cui si accede solo via terra, possono stare massimo 250 persone in contemporanea e solo tramite prenotazione; mentre a Cala Mariolu sono 700 le persone che possono stare sulla spiaggia, arrivando sia via mare che via terra. “Vorrei invitare i turisti a visitare non soltanto le spiagge ma anche l’entroterra - aggiunge il sindaco Monni -; questo è un territorio che si può godere in tutta la sua bellezza se si parte dall’interno per arrivare alla costa quando si apre uno spettacolo mozzafiato.
Ma tra lidi sabbiosi e romantici arenili protetti da scogliere e dalla macchia mediterranea, da Sud a Nord dell’Italia ci sono altri luoghi bellissimi dove fare tuffi indimenticabili.
Come detto piazzata cinquantesima nella speciale classifica di cui sopra, a fine primavera l’impalpabile e bianchissima sabbia dell’isola dei Conigli, sulla costa sud-est di Lampedusa, diventa il nido per le tartarughe Caretta Caretta, che qui vi depongono le uova. Durante tutto l’anno lo spettacolare lido, lambito da un’acqua cristallina e da un’incredibile fauna marina, è meta di turisti e di amanti delle immersioni e dello snorkelling.
Cala Rossa è invece una spiaggia irresistibile e selvaggia sulla costa meridionale dell’isola di Favignana, che appartiene alla riserva naturale delle Egadi. Secondo alcune leggende il nome deriverebbe dal sangue versato dai Cartaginesi, sconfitti dai Romani durante la prima guerra Punica; in realtà la costa rocciosa della spiaggia, ricoperta di vegetazione mediterranea, è proprio rossastra, in contrasto con la limpidezza e le mille sfumature di blu dell’acqua che la lambisce. Il fondo del mare, fatto di ghiaia bianca e minuta, riflette la luce creando meravigliosi effetti cromatici.
La diciannovesima spiaggia più bella mondo, Cala Goloritze, in Sardegna, è talmente stupenda e incontaminata che nel 1995 l’Unesco l’ha dichiarata monumento naturale per la sua unicità e per preservarne lo splendore. La spiaggia, a sud del golfo di Orosei, nell’Ogliastra, è piccola ma la sabbia è color avorio e il contrasto con il mare trasparente la rende ancor più lucente. E’ più facile raggiungerla in barca perché a piedi si deve percorrere un lunghissimo sentiero scosceso e sconnesso; la bellezza della spiaggia, tra scogli, pareti rocciose, pinnacoli e un arco naturale, ripaga tuttavia dalla fatica.
Sul versante orientale della Sardegna, vicino a San Teodoro, Cala Brandinchi è un angolo di paradiso che si raggiunge in automobile o a piedi in mezzo alla rigogliosa vegetazione mediterranea. è una spiaggia bianchissima con un mare trasparente e dai fondali molto bassi, che a tratti sembra una piscina. Alle spalle della spiaggia, particolarmente indicata per famiglie con bambini, c’è un’oasi naturalistica con molte specie di uccelli d’acqua.
A Mattinata, in provincia di Foggia, la costa del Gargano regala scorci panoramici da togliere il fiato: tra le spiagge più belle c’è la baia delle Zagare, una lingua di sabbia soffice e chiara, lunga circa un chilometro, incastonata tra le alte rocce calcaree di un’insenatura puntellata di grotte marine. Davanti alla spiaggia due enormi scogli emergono dal mare che qui si colora di turchese e di smeraldo.
Adagiata su un bellissimo tratto della costa degli Dei di Capo Vaticano, sul versante tirrenico della Calabria, la suggestiva baia di Grotticelle è formata da tre spiaggette, una di fianco all’altra, caratterizzate da sabbia finissima e piccoli scogli che digradano verso il mare trasparente. Le spiagge, dove si fanno meravigliosi bagni e snorkelling, sono attrezzate e libere. è conveniente andarci al mattino presto perché sono molto affollate.
Nei pressi di Marina di Camerota, in provincia di Salerno, il tratto di costa è uno spettacolo continuo: ulivi d’epoca saracena nascondono piccoli promontori sormontati da torri e alte scogliere entrano nell’acqua limpida che invita al tuffo. Bellissima è Cala Monte di Luna, da raggiungere via mare per visitare ogni grotta e anfratto tra le scogliere.
Sul versante orientale dell’isola del Giglio il lido dell’Arenella è uno dei pochi tratti di costa facilmente raggiungibili e praticabili; di fronte si erge il bellissimo promontorio dell’Argentario. La spiaggia è attrezzata e offre, tra l’altro, la possibilità di effettuare suggestivi tour via mare dell’isola dell’arcipelago toscano.
La spiaggia di Mezzavalle, nelle Marche, è una sorprendente striscia bianca di sabbia fine immersa nella vegetazione mediterranea del Conero e spalancata sul mare Adriatico con scorci inaspettati. Il mare è bello e trasparente, dalle mille sfumature, in contrasto con i colori della vegetazione, una verdissima radura di bassi arbusti, corbezzoli e querce. La strada per raggiungerla è decisamente impegnativa, soprattutto al ritorno; è bene portare con sé acqua e cibo perché la spiaggia è davvero selvaggia e incontaminata.
Punta Crena, in Liguria, è una caletta isolata, circondata da ripide scogliere e scavata dall’erosione del mare; è un piccolo angolo di paradiso di difficile accesso: si raggiunge via mare dal molo alla fine di Varigotti, nuotando o con un materassino o un canotto, oppure scendendo dalla roccia lungo un sentiero impegnativo che dalla montagna arriva alla baia.