Kallistè, la più bella: così gli antichi Greci chiamavano la Corsica, terra di scogliere, baie isolate, spiagge mozzafiato e borghi arroccati. A ogni curva si apre uno spettacolo della natura e del mare, incontaminato, bello e accogliente. E di villaggi, porti, stazioni balneari e spiagge deliziose.
Poco più vasta dell’Umbria, l’isola sorge dal mar Mediterraneo come una catena di aspre montagne. Di forma allungata nel senso dei meridiani, misura 183 km da Capo Corso (a nord) a Capo Pertusato (a sud), mentre la larghezza massima è di 83 km. Lo stretto delle Bocche di Bonifacio (11 km) la separa dalla costa settentrionale della Gallura (Sardegna). A est il promontorio più vicino sulla penisola italiana è quello di Piombino (82 km), mentre il litorale francese (Costa Azzurra) si trova, nel punto più prossimo, a circa 170 km a nord-ovest.
Il Capo Còrso, il promontorio spesso indicato come dito di Corsica, punta diritto sul Tigullio, distante poco più di 150 km a nord. Lo sviluppo costiero è di circa 1.200 km, solo 300 dei quali sono costituiti da spiagge, più frequenti sulla costa orientale, affacciata sul Mar Ligure e sul Tirreno verso l’Italia e l’Arcipelago Toscano, la cui isola più vicina è Capraia distante 31 km dal Capo Còrso. In condizioni di buona visibilità e bel tempo le montagne della Corsica sono visibili già dalle quote medio-basse delle colline che coronano il litorale italiano dalla Liguria all’Argentario.
La dorsale montuosa principale percorre l’isola trasversalmente, da nord-ovest a sud-est, dividendo la Corsica in due regioni, distinte in buona parte da un punto di vista geologico, con prevalenza di rocce cristalline granitiche sul versante a sud e a ponente e di rocce scistose e zone alluvionali a levante. Tale divisione è ricalcata anche dalla divisione amministrativa in due dipartimenti e ha avuto importanti conseguenze storiche.
Il monte Cinto (2.706 m), a soli 28 km dal mare, è la cima più elevata dell’isola; sul monte Cinto vi sono dei nevai. Altri massicci montani raggiungono quote notevoli: il monte Rotondo (2.622 m), il monte Renoso (2.352 m), il monte Incudine (2.134 m). Numerose altre cime spingono la loro sommità intorno ai 2.000 metri. Molto montuoso è pure il già citato Capo Còrso, con cime che superano i 1.300 m. L’altitudine media dell’isola supera i 500 metri (568 m).
Il Parco naturale regionale della Corsica, creato nel 1972, interessa quasi un quarto del territorio dell’isola (circa 2.000 km²) e permette la conservazione del paesaggio e di numerose specie animali e vegetali, alcune delle quali rare e peculiari dell’isola stessa. Il Parco si sviluppa lungo la dorsale montuosa che attraversa l’isola da Nord Ovest a Sud Est e include, oltre alla riserva naturale di Scandola (posta sotto il patrocinio dell’UNESCO), anche zone pedemontane e marine, come il Golfo di Porto, coronato dagli spettacolari Calanchi, o gli stagni litoranei della costa orientale.
Lungo lo spartiacque del Parco corre per circa 180 km, il sentiero escursionistico GR 20 (Grande Randonnée 20), che unisce Calenzana (Balagna, verso Calvi) a Conca (verso Porto Vecchio), sulla costa sud-orientale dell’isola. Il tracciato si sviluppa spesso oltre i 2.000 m, ed è percorribile interamente solo da luglio a ottobre, a causa del forte innevamento che interessa le aree centrali. L’intero percorso richiede almeno due settimane per essere completato, ma può essere diviso in tappe con soste nei rifugi.
Ma ecco, invece, dieci lidi còrsi che meritano il viaggio. Palombaggia, a sud di Porto Vecchio, è una lunga striscia di sabbia morbida e bianca con piccole dune, rocce di colore rosato e pini che costeggiano il litorale. Qui il profumo della resina si confonde con l’odore della salsedine.
Santa Giulia, a otto chilometri a sud di Porto Vecchio, è una bellissima spiaggia anche se sempre affollata: è una baia separata dal mare da un cordone di sabbia, che forma una laguna interna. Le acque turchesi sono basse e cristalline e la sabbia bianca ha un candore abbagliante.
Le spiagge di Lavezzi, arcipelago all’estremo sud della Corsica, sono meta di sub e di chi pratica lo snorkeling. E’ un piccolo paradiso dove gli scogli levigati bianchissimi e in contrasto con il turchese del mare conferiscono alle rive un aspetto lunare.
A 14 chilometri da Bonifacio, nell’estrema punta meridionale della costa orientale, si trova Rondinara, riparata dal vento, un’incantevole caletta a forma di conchiglia. Le acque sono sempre calme e calde, ideali per tuffi per tutta la famiglia; la sabbia è finissima e i colori sono caraibici. È molto frequentata ma è sufficiente allontanarsi dal parcheggio per trovare angoli più solitari.
Roccapina è un lido che si apre sull’omonimo promontorio punteggiato da torri d’avvistamento a picco sul mare; si trova a una trentina di chilometri da Bonifacio e, in passato, era luogo di approdo dei pirati. Le erosioni calcaree hanno creato scogli dalle forme bizzarre, come quello che ricorda le fattezze di un grande leone.
Tra Ajaccio e Bonifacio si arriva a Punta de Campomoro, caletta di sabbia fine, protetta dal vento e circondata dagli eucalipti; i colori dell’acqua sono paradisiaci mentre sul promontorio svettano una torre del 1568 e un’alta concentrazione di menhir, monumenti preistorici megalitici.
La spiaggia di Ficajola è un’insenatura facilmente accessibile nel cuore delle calanche di Piana; è una delle poche raggiungibili anche via terra lungo una strada che serpeggia tra le alte formazioni rocciose fino a un piccolo parcheggio. Si prosegue a piedi lungo un sentiero che arriva al punto panoramico del golfo, uno spettacolo mozzafiato; la spiaggia è divisa in due parte: una sabbiosa e l’altra di ciottoli.
Nel deserto degli Agriates, vicino a Saint-Florent, Saleccia è una spiaggia rosa in una delle zone più selvagge della Corsica; il colore dell’arena è dovuta alla polvere di corallo: è uno spettacolo in un luogo ancora intatto. Si raggiunge lungo 13 chilometri di strada sterrata o, meglio ancora, dal mare.
Dalla baia di Piantarella, vicino alle Bocche di Bonifacio, si costeggia il percorso del golf e si arriva alle due spiagge di Sperone: due piccoli paradisi di sabbia fine e acqua turchese, protette dal vento. La spiaggia di Ghjunchitu, a 5 chilometri dall’Ille Rousse, sul versante nordoccidentale della Corsica, è lunga 500 metri ed è caratterizzata da una sabbia morbidissima, circondata dalla macchia mediterranea.