ADELAIDE - Lunedì 29 marzo ARIA, Associazione dei Ricercatori Italiani in Australasia, presieduta da Ilaria Pagani, in collaborazione con Radio Italiana 531, ha organizzato l’evento ‘ARIA at SAHMRI’. Il SAHMRI (South Australian Health and Medical Research Institute) è un polo di ricerca all’avanguardia dell’Università di Adelaide.

Durante la serata, alcuni dei principali ricercatori italiani e italo-australiani presenti sul territorio hanno presentato i loro studi, nei più svariati campi. In particolare, sono intervenuti Roberta De Bei, Corinna Di Niro, Caterina Selva, Ilaria Stefania Pagani, Matthew Iasiello ed Egon Perilli, che si occupano rispettivamente di viticoltura, teatro, biogenetica, leucemia, well-being e ortopedia. L’evento ha avuto il supporto istituzionale del console Adriano Stendardo e di Annamaria Fioretti, addetto scientifico dell’Ambasciata italiana in Australia. Presente anche la Camera di Commercio di Sydney, “lieta di patrocinare le attività di ARIA, in quanto l’associazione rappresenta un importante nodo connettivo tra la ricerca e il suo sviluppo nel business, applicazioni nella cui promozione ICCIAUS crede fermamente”.

Nel primo pomeriggio di martedì, appuntamento presso il ristorante Chianti, dove si è svolta la prima masterclass dell’anno della CCIE di Sydney, legata al progetto ‘True Italian Taste’, promosso e finanziato dal MAECI e sostenuto da Assocamerestero e dalla Camera di Commercio italiana di Sydney, dal tema ‘Italian Extra Virgin Olive Oil’. La campagna mira a sostenere e promuovere i prodotti italiani certificati fuori dall’Italia, attraverso percorsi didattici, workshop e seminari, oltre a una serie di attività di formazione, masterclass ed eventi che promuovono i prodotti autentici italiani all’estero.

Hanno preso parte alla masterclass 25 persone, tra cui importanti food & wine bloggers, influencer, giornalisti e chef australiani. L’evento ha visto la collaborazione del Consolato italiano e dei seguenti partner: Bottega 1900, Consorzio Tutela Prosecco DOC, Barilla, Illy e Sanpellegrino. La masterclass si è aperta con Luke Brewer, project coordinator della Camera di Commercio italiana che ha presentato il progetto. È quindi intervenuta Paula Zito, ricercatrice e professoressa dell’Università di Adelaide, che ha conseguito un dottorato di ricerca sulle Indicazioni Geografiche e che ne ha ribadito l’importanza, riprendendo anche il tema del futuro trattato di libero scambio tra Australia ed Europa; inoltre, essendo il Prosecco DOC la ‘bollicina ufficiale’ dell’evento, la professoressa ha sottolineato il suo ruolo chiave tra i vini italiani presenti in Australia e l’importanza del riconoscimento dell’etichetta che ne evidenza la ‘Denominazione d’Origine Controllata’.

Il seminario è stato condotto dal professor Richard Gawel, ricercatore scientifico dell’Australian Wine Research Institute e giudice di prestigiosi panel internazionali sull’olio extravergine d’oliva, che ha saputo condurre i partecipanti alla scoperta dell’olio italiano, raccontandone l’indicazione geografica declinata in sei differenti varietà, le diverse caratteristiche e proprietà nutritive attraverso piccoli esperimenti da lui condotti, le molteplici modalità di produzione in base alle varietà di clima; in particolare, sono stati degustati Chianti Classico DOP, Oro della Valpolicella, Oro di Giano San Felice, Oro di Rufolo Ogliarola, Oro di Rufolo Coratina e Zahara Tonda Iblea.  

A conclusione della masterclass è stato proiettato un video sul Prosecco DOC, ‘The Italian Genio’, un’indicazione geografica molto particolare nel suo rapporto con l’Australia e a seguire è stata realizzata una breve degustazione di cinque etichette: Pitars Prosecco DOC Rosé Brut Millesimato 2020, Savian Prosecco DOC Extra Dry Organic, Valdo Prosecco DOC Treviso Extra Dry Millesimato 2019, Sacchetto Prosecco DOC Entra Dry ‘Fili’ e Villa Sandi Prosecco DOC Rosé Brut Millesimato 2020 ‘Il Fresco’. 

Il mercoledì, infine, si è svolta l’11esima edizione dell’Australian Space Forum di Adelaide, a cui la Camera di Commercio italiana in Australia ha ancora partecipato in partnership istituzionale con ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Il focus sul settore aerospaziale nasce in conseguenza del suo ruolo sempre più decisivo a livello mondiale, grazie al crescente indotto della Space Economy e alle importanti ricadute, anche locali, determinate dalle continue innovazioni tecnologiche. È un’industria in progressiva espansione in Australia, grazie anche agli ingenti investimenti governativi da miliardi di dollari che creeranno, tra l’altro, decine di migliaia di posti di lavoro.

Dopo aver organizzato l’Industrial R&D in ‘Space and Market Leaders Forum’ a Sydney a febbraio 2020, con partner di spessore come SmartSat CRC, il supporto del Treasury NSW, la partecipazione delle agenzie spaziali di entrambi i Paesi e di speaker d’eccezione provenienti da aziende di rilevanza mondiale e innovative start-up e scale-up, la Camera di Commercio di Sydney ha proseguito la sua attività nel settore aerospaziale partecipando alle edizioni del Forum di Adelaide, un evento chiave per l’industria australiana dello spazio, in rappresentanza di ASI e di tredici aziende italiane del settore associate alla Camera.

Tra i temi dell’11esima edizione del Forum di Adelaide, cui hanno partecipato vertici del governo australiano, tra cui il primo ministro Scott Morrison e il premier Steven Marshall, dell’ASA, delle istituzioni universitarie e di ricerca del Paese, si è parlato delle politiche e dei trend del settore spaziale nazionale; della costruzione di un ecosistema per promuovere l’educazione spaziale e una maggiore consapevolezza a livello nazionale sull’argomento, di ingegneria quantistica nel campo delle telecomunicazioni internazionali, infine di ricerca e sviluppo. L’edizione del forum è stata ospitata per la prima volta da The Andy Thomas Space Foundation, il cui Ad è Nicola Sasanelli. Presenti un migliaio di partecipanti e una settantina di aziende di settore.