Di fronte a un affollato calendario di sfilate, da Milano fino a Mumbai, anche la Melbourne Fashion Week ha disegnato la sua partecipazione quest’anno, interagendo con gli amanti della moda attraverso un approccio mirato alla bellezza inclusiva e alla sostenibilità.
E per evitare gli eventi online dello scorso anno, a causa dell’inaspettata emergenza pandemica, gli organizzatori hanno deciso di rimandare l’appuntamento annuale alla scorsa settimana per tornare finalmente sulla passerella, mentre i designer sono stati incoraggiati a proporre capi senza tempo, invece delle ultime collezioni, per invitare gli spettatori a dare maggiore impulso anche alla vendita al dettaglio.
“La nostra città è stata chiusa per troppo tempo e gli stilisti hanno lavorato freneticamente per prepararsi alle riaperture – ha commentato il sindaco di City of Melbourne, Sally Capp –. L’evento di quest’anno è stato davvero pensato per tutti”.
Tra i luoghi più iconici di Melbourne – Sea Life Aquarium, Plaza Ballroom, Royal Botanic Gardens, tra i tanti –, anche Lygon Court a Carlton ha brillato di nuova luce, grazie al gemellaggio tra la capitale del Victoria e Milano, leader mondiale nel design e nella moda.
La Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne si è fatta anche questa volta promotrice dello stile di vita e della cultura del Bel Paese, dando vita all’evento ‘Italian Haute Couture’ – il 18 e 19 novembre, nel pieno della settimana della moda che si è appena conclusa – per esibire la creatività e il lusso delle creazioni di Atelier Milano, marchio della designer italo-australiana Pierina D’Angelica.
Sulle note del deejay set di Stefano Marcianò e alcune delle canzoni italiane più amate, da Paolo Conte a Jovanotti, fino ai recenti successi dei Måneskin, le modelle di D’Angelica hanno sfilato su un lungo tappeto rosso, tra i tavoli delle centinaia di spettatori e amanti della fashion, accorsi in trepidazione dopo due anni di estenuante pausa.

La sfilata di Atelier Milano a Lygon Court per la Melbourne Fashion Week
Antipasti gourmet e primi piatti tradizionali – grazie alla partnership con Prosecco DOC, San Pellegrino, Lavazza, Birra Moretti, Brunetti, Arancini Art e Pantalica Cheese – hanno fatto da cornice alla serata.
Drappeggi, ricami, tessuti unici, attinti direttamente dalla lunga tradizione sartoriale italiana, hanno padroneggiato la passerella; tinte pastello e fantasie primaverili in tempo per l’arrivo dell’estate australiana e la fine di una lunga, fiaccante stasi.